F.A.Q. (english version coming soon)
Perchè
si chiama Ramsete?
Poichè è stato il primo software di simulazione acustica
che ha utilizzato fasci piramidali, abbiamo pensato ad
un nome che avesse una vaga attinenza con le piramidi
egiziane. Ciononostante, Ramses II non costruì mai
alcuna piramide...
Ramsete può essere usato anche all'aperto?
Sì, ma con tutte le precauzioni del caso; infatti
Ramsete è nato come programma per interni e non tiene
conto di effetti che, mentre all'interno sono del tutto
trascurabili, all'esterno non lo sono affatto. Tali
effetti includono effetto radente, gradiente termico,
direzione del vento ecc.
Qual è il margine di errore di Ramsete nella
valutazione della propagazione in ambiente aperto (limitatamente
al calcolo di sorgenti e ricevitori posti a distanze di
circa 100-150 metri) e considerando il valore globale
del livello sonoro espresso in dB(A)?
L'errore cresce fortemente con la distanza. L'errore è
inferiore a 2 dB(A) sino a circa 50 m, poi però cresce
notevolmente, soprattutto in caso di propagazione
radente su terreno pianeggiante. A 100 m è già
dell'ordine dei 4-5 dB(A). Ramsete è sconsigliato per
distanze maggiori di 100 m. A tale proposito si può
consultare la pubblicazione dell'ing. Farina n. 140
scaricandola dal sito (http://pcfarina.eng.unipr.it).
Quali sono i parametri internazionali da
cambiare?
Bisogna scegliere come lingua l'inglese (Gran Bretagna)
e impostare in tal modo come separatore decimale il
punto (.) e come separatore di elenco il punto e virgola
(;).
Come si fa a stampare una schermata di Ramsete?
Come una schermata di un qualsiasi programma. (Alt+Stamp)
per catturare la schermata ed avere l'immagine nella
clipboard; a questo punto si può incollare in un
qualsiasi programma e stampare.
Quando bisogna dichiarare "obstructing" una
parete?
In linea teorica va dichiarata "obstructing" una
qualsiasi superficie che si trovi fra una sorgente ed un
ascoltatore.
Se una parete non viene dichiarata "obstructing", il programma non calcola la diffrazione attorno ai bordi liberi, nè l'energia che passa "attraverso" la faccia (ridotta per il suo potere fonoisolante).
Quante pareti obstructing si possono interporre
tra una sorgente ed un ricevitore ?
Non c'è un limite, se non l'accrescimento del tempo di
calcolo.
Come si imposta il calcolo della diffrazione di
una barriera?
Ogni volta che una superficie dichiarata "obstructing"
presenta un bordo libero viene automaticamente
effettuato il calcolo della diffrazione, tenendo conto
del minimo cammino possibile. Nella configurazione
standard, l'algoritmo tiene conto al massimo di due
diffrazioni in successione fra una sorgente ed un
ricevitore. È però possibile impostare "diffrazioni
infinite", o anche impostare solo un livello di
diffrazione o anche zero (nessuna diffrazione viene
calcolata)
Che cosa significa superficie "monopermeable"?
Una superficie dichiarata "monopermeable" ha
caratteristiche simili a quelle di una "obstructing", ma
solo per l'onda diretta che la attraversa. Ciò significa
che se si disegna una scatola composta da pareti
"monopermeable" con dentro una sorgente, tutti i raggi
emessi dalla sorgente verranno decrementati del potere
fonoisolante proprio del materiale, ma invece di
continuare a rimbalzare all'interno della scatola, i
raggi usciranno senza più rientrarci.
Quanti ascoltatori bisogna inserire nella
geometria per avere una mappatura corretta?
Per ottenere una mappatura corretta bisogna tenere conto
che gli unici valori "veri" che il software mappa sono
quelli in cui è presente un ricettore. Tutti gli altri
sono ottenuti per interpolazione e quindi variando il
metodo di interpolazione può variare anche la mappa.
L'abilità sta quindi nel saper correttamente disporre
gli ascoltatori nello spazio. La pratica suggerisce di
predisporre un reticolo con passo costante aggiungendo
qualche ascoltatore in prossimità di situazioni di
discontinuità (p. es. barriere) e alla sorgente (in modo
che non si creino dei falsi minimi fra la sorgente e
l'ascoltatore più vicino). In campo completamente
diffuso, invece, la densità di ascoltatori può
progressivamente calare con la distanza dalla sorgente.
Con quale grado di precisione bisogna introdurre
la geometria?
Viste le lunghezze d'onda in gioco in campo audio non
conviene certamente introdurre particolari come la
maniglia di una porta o gli intarsi di un capitello;
tali dettagli servono solo ad appesantire il modello
aumentando a dismisura il numero di superfici della
geometria 3D. L'aumento del numero delle facce
ovviamente si ripercuote sul tempo di calcolo. Inoltre
bisogna tenere presente che la precisione del modello
geometrico contribuisce sì all'accuratezza dei risultati
ma solo se il numero di piramidi lanciate è così elevato
che la divergenza geometrica al momento dell'impatto
produce una sezione del fascio inferiore alle facce più
piccole disegnate; altrimenti il tracciatore non si
accorge dell'esistenza di facce tanto piccole e tale
dettaglio non viene calcolato.
Come si fa a simulare l'isolamento di pareti
multistrato?
Se il materiale è lo stesso su tutte e due le facce
della parete basta attribuire al materiale il potere
fonoassorbente del materiale esterno e come potere
fonoisolante il potere fonoisolante complessivo di tutti
gli strati. Infine è necessario dichiarare questa parete
"obstructing". Se la parete composta presenta invece
sulle due facce materiali diversi bisognerà, oltre ad
aver disegnato la parete come già detto, disegnarne una
parallela a 10 cm di distanza nel materiale di finitura
della seconda faccia. Tale seconda parete non deve
essere dichiarata "obstructing" e quindi non ha
importanza il potere fonoisolante attribuitole nel
Material Manager.
Che differenza c'è fra α ramsete ed α sabine?
Ramsete, come la gran parte dei programmi di tipo "ray
tracing", richiede in ingresso i valori "veri" del
coefficiente di assorbimento, non i valori "di Sabine".
I valori veri sono in generale più bassi di quelli di
Sabine, ovvero i primi non superano mai uno, mentre i
secondi sì. Questo è stato inizialmente studiato
dall'ing. Olliaro del Politecnico di Torino (mi pare nel
1996), ed in seguito da un gruppo di ricercatori inglesi
(Steve Dance e colleghi), che hanno recentemente
pubblicato una serie di tre articoli su Applied
Acoustics. In sostanza, è risultato che i programmi
basati sull'acustica geometrica richiedono in ingresso i
coeff. di assorbimento di Millington, non di Sabine. A
seguito della pubblicazione di tali studi, ho introdotto
in Ramsete la conversione automatica fra valori di Alpha
Sabine e valori di Alpha Millington. Quindi, se avete i
valori di Alpha Sabine tratti da una prova ISO 354, li
introducete nella maschera apposita di Material manager,
e tali valori vengono automaticamente convertiti
(ridotti) nei corrispondenti valori di Alpha Millington.
Se viceversa avete dei valori di Alpha "vero", ad
esempio da misure con la tecnica intensimetrica (o in
subordine con il tubo di Kundt), allora vanno introdotti
nella maschera di "Alpha Ramsete", ed essi verranno
automaticamente trasformati nei corrispondenti valori di
Alpha Sabine.
Che cosa è il parametro δ?
Il parametro δ è il coefficiente di "scattering",
definito dalla nuova norma ISO sviluppata da Vorlander e
Rindell. Si veda l'articolo di Vorlander e Mommertz su
Acustica di Dicembre 2000. Sullo stesso volume c'è anche
un mio articolo, che spiega dettagliatamente come il
coefficiente di scattering è stato introdotto in
Ramsete. In sostanza, è il rapporto fra energia riflessa
in direzione non speculare e l'energia riflessa totale.
Per superfici lisce normali (intonaco, cemento,
pavimento, etc.) il valore standard 0.1 va bene. Per
superfici più "mosse", si possono avere valori più
elevati (sino a 0.5). Valori maggiori di 0.5 possono
essere ottenuti solo con speciali pannelli diffondenti,
usati negli studi di registrazione o nei teatri, nel
qual caso i valori del coefficiente di scattering
vengono normalmente forniti dal costruttore dei
pannelli.
Come si fa a "tarare il modello"?
La taratura del modello è forse la parte più difficile e
delicata del programma in quanto implica conoscenze di
base che vanno dalla metodologia di misura del locale
reale alla corretta scelta dei materiali nel data base
di Ramsete (o alla reperibilità di certificati di prova)
alla corretta interpretazione dei risultati elaborati
dal software. Non ultimo l'aver disegnato correttamente
la geometria con il giusto compromesso fra numero di
facce ed accuratezza del modello 3d inserito.
Normalmente per la taratura del modello può occorrere
fino al 90% del tempo dell'intero lavoro. Purtroppo,
soprattutto nella fase iniziale e ancora di più le prime
volte che si usa il programma, la precisione dei
risultati dipende quasi totalmente dai dati in ingresso
(geometria, sorgente, materiali....) e l'errore che si
può commettere è di gran lunga superiore all'accuratezza
del programma. Con l'esperienza si riusciranno ad
ottenere ottime convergenze con i casi reali utilizzando
quasi sempre i materiali di default e senza essere
costretti ad inventare materiali con coefficienti di
assorbimento tali per cui il tempo di riverberazione
misurato risulti uguale a quello calcolato. Questa
forzatura, per quanto possibile, va evitata.
Quali sono i valori corretti di alfa e beta?
La taratura di Alfa e Beta è una strana storia, la
domanda ci è stata fatta più volte. Precisiamo due
fatti:
a) lanciando molte piramidi, allorchè il tempo critico
ecceda la lunghezza della risposta all'impulso, non c'è
più alcuna correzione della coda da fare, e quindi Alfa
e Beta sono ininfluenti. Con i computer veloci di oggi,
capitano sovente casi semplici nei quali si possono
lanciare 64.000 piramidi in poche decine di secondi, ed
il problema è risolto;
b) se l'ambiente non ha forme strane o geometrie
complesse, ma la solita, classica sala o aula o teatro,
allora l'ambiente è Sabiniano, e quindi Alfa vale 2 e
Beta 0.1, e non c'è un reale bisogno di taratura.
Se non siamo in nessuno dei due casi suddetti, allora vale la pena di fare la taratura di Alfa e Beta. Ad esempio potremmo essere in un ambiente industriale basso e vasto, con ostacoli "obstructing" qua e là. Il trucco è il seguente: siccome al crescere del numero di piramidi si ottiene una risposta indipendente da Alfa e Beta, occorre fare due simulazioni, utilizzando un'unica sorgente ed un ridotto numero di recettori (così il calcolo è veloce), una con molte piramidi (ad esempio 64000) e l'altra con il numero di piramidi che si intende poi utilizzare nelle simulazioni normali (quelle con molte sorgenti e ricevitori, che dunque non possono essere fatte con 64000 piramidi) - ad esempio 2048. Fatte queste due simulazioni (con nomi diversi, ovviamente), si apre AlfaBeta Optimizer, si caricano i risultati delle due simulazioni, e si "editano" a mano i valori di Alfa e Beta finchè le due curve (rossa e blu) non sono sovrapposte. Non bisogna preoccuparsi di quello che accade nella parte troppo tardiva della coda sonora (che tanto con poche piramidi è sempre incerta), occorre invece ottimizzare l'aderenza delle due curve nella parte più importante della risposta all'impulso, cioè nei primi 20 - 25 dB di decadimento.
Quante piramidi bisogna sparare per ottenere un
risultato affidabile?
Solo pochi anni fa con la limitata potenza di calcolo
dei computer, si doveva far ricorso ad espedienti quali
la taratura di alfa e beta ora descritta. Oggi come oggi
si può lavorare fin dall'inizio con un livello 7 o 8
senza per questo essere costretti ad attese di più di un
minuto. se questo accade o si è in presenza di casi
particolari o si è ecceduto nell'accuratezza della
geometria o si è commesso qualche errore.
Si può mappare su piani diversi dal piano
orizzontale?
Sì, anche su quello verticale e laterale, ma ovviamente
anche gli ascoltatori devono essere disposti di
conseguenza.
Dovendo verificare l'attenuazione complessiva di una cabina insonorizzata che presenta aperture di ingresso ed uscita del materiale, qual è la dimensione minima della cabina che posso utilizzare affinchè i calcoli siano attendibili?
Non esiste una dimensione minima, ma bisogna tener presente che per cabine piccole, è il concetto di "potere fonoisolante" che va in crisi. Ad esso si deve sostituire il concetto di "perdita di inserzione", che non è altrettanto facilmente determinabile (in quanto, per un certo tipo di pannello, dipende anche da forma e dimensioni della cabina). Se il corretto valore della perdita di inserzione viene assegnata come "R", il calcolo è corretto anche per cabine molto piccole.
Dovendo valutare gli effetti della diffrazione, quanti
bordi di strutture geometriche considera Ramsete nel
calcolo?
Il numero massimo di diffrazioni successive standard è
due, questo numero può essere impostato anche a 0, 1 o
infinito.
Sarebbe utile avere nella finestra del Ray Path anche il calcolo del tempo di ritardo tra onda sonora diretta e successive.
Tale parametro, denominato ITDG, veniva calcolato nelle versioni precedenti di Ramsete (era persino possibile farne la mappatura). La sua visualizzazione è stata disattivata, poichè la maggior parte degli utenti pareva interpretarlo in modo improprio (allo stesso modo, è stata disattivata la visualizzazione di T60).
Dove posso trovare una spiegazione esaustiva dei
vari parametri che il Ramsete View calcola (D, Tbar,
C80, C50, Aeq, ....)?
Esistono alcune belle pubblicazioni di Carmine Ianniello
sulla Rivista Italiana di Acustica che descrivono questi
parametri. In alternativa, può consultare il par. 3.2
della pubblicazione n. 105 del prof. Angelo Farina (sul
sito http://pcfarina.eng.unipr.it).
E' normale che Ramsete2 non mappi il T60?
Le "vecchie" versioni di Ramsete visualizzavano il
valore di T60, oltre che di T20, T30, etc. La maggior
parte degli utenti, tuttavia, si lamentava perchè i
valori di T60 non "tornavano" con le misure sperimentali
nella stessa sala. La realtà è che non si misura mai
T60: secondo la norma ISO 3382/1997, le grandezze
"standard" da misurare sono T20 e T30. In conseguenza a
ciò, abbiamo rimosso la visualizzazione del parametro
T60, che generava solo confusione. Tutti usano
solitamente T30 (sia in fase di misura, sia di calcolo),
anche se alcuni lo "ribattezzano" impropriamente T60. Se
comunque vuole avere accesso ai valori di T60 "veri",
essi continuano ad essere salvati nel file che contiene
tutti i parametri acustici (quello con estensione .-_A,
per intenderci) . E' un normale file ASCII, importabile
in Excel, che compendia tutti i risultati del calcolo.
Entro tale file, i valori di T60 sono l'ultimo blocco di
dati in fondo. Causa uno stupido errore di copia-incolla
delle righe di programma, tale blocco è indicato
erroneamente come T30 (come il blocco superiore, che
contiene davvero T30), mentre invece dovrebbe esserci
scritto T60. Continuo a non capire a cosa serva
visualizzare i valori di T60, è un parametro privo di
alcuna utilità pratica. Mapparlo, poi, non serve proprio
a niente, T60 (ed anche T20, T30) sono parametri che non
hanno variazione spaziale (se non causata da errorini di
calcolo), essi assumono lo stesso valore in tutta la
sala...
Nell'utilizzo del Creator BZ è possibile che a
fronte di una potenza elettrica di 500 w in Bz7, con
tutte le frequenze attive, ottenga Lw di 1.7 dB con una
sensitività di 95.5 dB/w/m?
Va chiarito che il modulo "Create Source BZ" è
assolutamente obsoleto, verrà rimosso nella prossima
release di Ramsete. La gran parte degli utilizzatori,
infatti, lo usa del tutto a sproposito. Tale modulo non
effettua alcun calcolo, è l'utilizzatore che deve
introdurre in esso i valori opportuni di tutti i
parametri acustici della sorgente sonora. La potenza
elettrica in W non entra in alcun calcolo, uno può
scrivere qualunque numero in tale cella, ed il risultato
acustico non cambia (è una sorta di documentazione delle
caratteristiche della sorgente, come il nome del
costruttore, il modello, l'impedenza elettrica e la
sensitività). Il calcolo si basa unicamente sui valori
di potenza sonora (come è corretto che sia) e di
direttività, che debbono venire specificati dall'utente
nel caso si utilizzi il modulo Create Source BZ. Io
comunque le consiglio di NON utilizzare tale modulo, ed
impiegare invece l'ISO3744/46, oppure la nuova opzione
di interpolazione delle curve di direttività
(Interpolate Polar). In questo secondo caso, occorre
comunque specificare poi manualmente i livelli di
potenza in ogni banda di ottava. Se essi non sono
dichiarati dal costruttore dell'altoparlante, ma si
conosce solo per ciascuna banda d'ottava:
- potenza elettrica nominale W in watt
- sensitività S in dB/1W,1m sull'asse
- efficienza in percentuale
- fattore di direttività Q
Occorre operare manualmente il calcolo dei livelli di
potenza . La formula è la seguente:
Lw = S - 10logQ +10log(W*/100)
Se anzichè il fattore di direttività Q è nota la
direttività D in dB, la formula diventa:
Lw = S - D +10log(W*/100)
Si potrebbe anche pensare di introdurre tale formulino
nella mascherina di Ramsete in cui si introducono le
curve di direttività, ma essendo la stessa banale,
abbiamo preferito lasciare all'utente di calcolare il
corretto valore di Lw. Ramsete non ha la pretesa di
sostituirsi ad un manuale di acustica, è solo uno
strumento per fare la parte pallosa dei calcoli, e si
presume che venga usato come ausilio alla progettazione
acustica, non come una "black box" che pensa a tutto...
Non è un "sistema esperto", ma un software tecnico che
va "condotto per mano" da un tecnico acustico.
Non funziona nel Modulo ISO3744-ISO 3746 la scelta delle superfici di misura: si riesce ad aprire solo il parallelepipedo a 9 e l'emisfera a 10. Saltuariamente (1 volta soltanto anche il parallelepipedo a 5).
A me la tendina funziona
correttamente, a parte il fatto che compaiono 2
volte tutte le "entry" della ListBox. Comunque,
selezionando le prime in
alto, funzionano tutte 4 (5, 8, 9 e 10). Non funziona se
si seleziona la
"seconda volta" cioe' le entry ripeture in basso
(ripeto, non so perchè
appaiano ripeture due volte, ma sono le prime quelle
buone).
Nella possibilità User posso importare un file
fatto da me, ne ho provato a fare uno solo di ricettori
(8) ed invece di aprirmelo mi ha aperto la superfice
conforme ad 8 (è una coincidenza?) ? Ne ho fatto uno a 4
e va bene. Mi permette poi anche di cambiare i valori di
2a 2b e c. Ne tiene effettivamente conto anche se
automaticamente mi ha letto quelli del file ray?
Se il numero di microfoni è pari a 5, 8, 9 o 10,
ovviamente il programma
visualizza le geometria standard-ISO per il
corrispondente numero di
microfoni. Il caso "user" si applica ad un n. di
microfoni DIVERSO da 5, 8,
9 o 10.
Nella maschera info del sound manager ci sono:
a) Power Level, Directivity, Sensitivity, Impedance,
Efficiency.
Prima di tutto ignorante in elettroacustica vorrei
sapere se mi può spiegare l'uso della Sensibilità,
dell'Impedenza elettrica e dell'efficienza % delle
casse.Che legame c'è con Lw? A cosa mi possono servire?
perchè per tutti i diffusori che ho aperto la
Sensitivity è uguale alle differenti frequenze?
Non è Lp a 1 m di fronte se applico solo 1 Watt di
potenza? La potenza dei diffusori indicata è al massimo
della potenza oppure ai watt ricavabili
dalla Sensibilità? Faccio fatica a capire i Baloon di
direttività: vanno da 50 a 0 per 50 si intende
semplicemente il massimo di emissione?
a) I "dati di targa" degli
altoparlanti sono indicati per compatibilità con i
data-base degli altoparlanti di programmi similari
(EASE, Modeler), e non hanno alcun effetto sui calcoli.
Semplicemente, importando i files dati dei costruttori
di altoparlanti, se essi contengono tali dati, Ramsete
li visualizza. L'unico dato che Ramsete utilizza è il
livello di potenza sonora Lw. Il balloon di direttività
contiene valori del fattore di direttività Q, che
dovrebbe essere un numero maggiore o minore di 1. Il
valore medio su tutta la sfera è sempre 1. Non è
limitato superiormente, sicuramente possono esistere (in
teoria) valori di Q maggiori di 50, anche se a me non
sono mai capitati.
b)Ho provato a usare l'emisfera (r=1m)a 10 punti
e ottengo immettento 80 dB in tutti i punti un Lw di 88
dB. Così come ottenibile dalla ISO 3744. La direttività
invece in ogni punto per la ISO 3744 è Q=1 con indice
D=0.
Ramsete mi indica invece una Directivity ad ogni
frequenza (Q?)=1.34. Prima di tutto cosa si intende? per
che gradi, la direzione principale di emissione
(qual'è?). Nella finestra Directivity Data c'è tabella
con angoli
da 0° a 350° (piano xy con lo zero asse x ed il 90 asse
y) in colonna ed angoli da 0° a 170° in righe (l'asse z
corrisponde ai 90°) ed ho notato che per ogni banda
Directivity è Q nell'angolo di massima emissione per
quella banda. Comunque questa differenza di 0.34 fa
parte del diverso modo di calcolare direttività di
Ramsete come indicato nel manuale?
Il problema è però che se uso superficie parallelepipeda
e faccio la stessa cosa (r=1m questa volta diventa
direttività 1.65 nei punti di massima emissione e 0.2 in
altri. La media è più o meno 1. Se aumento il volume
della superficie di misura diventa 1.86 etc...
Nel manuale c'è scritto che usando i dati di direttività
di Ramsete e la potenza ISO 3744 i risultati sono
corretti. La potenza indicata in info devo quindi
ritenere essere quella ISO 3744 e non preoccuparmi di
questi dati di direttività differenti alle mie
aspettative?
b) Il modulo ISO3746 fornisce valori
di Lw esattamente conformi alle prescrizioni ISO. I
valori di direttività vengono poi aggiustati in modo
che, nei punti di misura, torni corretto il valore del
livello di pressione sonora misurato. ciò causa sovente
valori "strani" del fattore di direttività, ma sono quei
valori che fanno venire giusto il calcolo in ciascun
punto, e pertanto vanno tenuti cosi' come sono.... In
sostanza, la direttività viene "stretchata" per
rappresentare su una superficie finita l'emissione di
una macchina estesa, mentre il modello impiegato è
quello
della sorgente puntiforme. Questo richiede di
"deformare" il balloon di direttività affinchè nei punti
dei microfoni si abbia corrispondenza fra livello
misurato e livello calcolato da Ramsete.
Se volessi fare misura a sorgente in un angolo o
tra due piani riflettenti e volessi quindi costruirmi
una superficie user.
Ho chiesto a Galaverna e mi ha detto che la norma non lo
consente e quindi neppure il programma. In realtà io ho
riguardato le norme ed al punto 7.2.1. le 7.3.1 le
contemplano. Ho provato con il file allegato 2pianirefl.
a fare un user .ray con 2a=2 2b=4 e c=2 seguento i punti
della figura c7 della iso 3746. Il programma mi
riconosce 2a=1 invece che 2 ed in più al momento del
calcolo ("ok proceed") mi richiama ancora il
parallelepipedeo a 9 punti. In pratica non funziona. E
non deve essere solo perchè l'origine è non simmetrica
rispetto al piano xy della superficie in quanto questo
difetto succede anche con altri user .ray.
Ramsete non considera sorgenti poste
contro una parete verticale, perchè in tale condizione è
impossibile determinare il balloon di direttività. Si
può sì determinare il livello di potenza secondo le
norme ISO, ma conoscere
la potenza senza la direttività serve a poco in un
programma come Ramsete....
Mi può fare un esempio semplice di utilizzo di
superfici monopermeabili?
Si usa una superficie monopermeabile allorchè la
sorgente è "grossa" rispetto all'ambiente in cui essa è
installata, e conseguentemente, una volta che i raggi
sono stati emessi e cominciano a rimbalzare qua e là,
essi hanno rilevante probabilità di venire deviati
dall'ingombro della sorgente stessa.
Ogni volta che avvio il software mi chiede di
abilitare la chiave hardware.
Quale software? Ramsete è composto di 6 eseguibili diversi: Source manager, material manager, ramsete cad, ramsete Tracer, Ransete View, Audio converter. Inoltre, non mi pare che alcuno di questi programmi chieda di abilitare la chiave. Essi semplicemente cercano una chiave già abilitata, e, se non la trovano, dicono qualcosa tipo "Maybe You forgot the dongle. Do You want to retry? Yes/No" or "Hey! You forgot to connect the dongle! Abort/Retry/Ignore". Questi messaggi indicano che la chiave hardware (dongle) o non è fisicamente inserita nella porta USB (o nella parallela, se avete ancora una di quelle vecchie), oppure che i relativi drivers di sistema non sono installati...
Quando lancio l'applicativo 'Material Manager' è avendo anche cambiato le impostazioni internazioni è non mi compare alcun materiale è mi sembrava di aver capito dalla lettura del manuale che ci fossero dei materiali già inseriti - e comunque non riesco a capire come poter inserire altri nuovi materiali.
Il programma Material manager cerca
anch'esso la chiave hardware. Se non la trova, dice
anzitutto: "Hey! You forgot to connect the dongle!
Abort/Retry/Ignore". Se uno dà "ignore", allora lui dice
"Sorry, Your program is not properly registered! Please
fill the User= and Reg= lines at the beginning of the
ramsete.ini file". Questo messaggio è per gli utenti di
Ramsete 1.0, che non erano in possesso di chiavi
programmabili, ma avevano chiavi (nere) prive della
personalizzazione con nome utente registrato entro la
chiave stessa. In tale caso, era necessario che il
programma venisse "registrato", inserendo username e
codice di registrazione nelle prime due righe di
ramsete.ini. Con le chiavi hardware nuovo tipo (bianche,
o USB), invece, la registrazione dell'utente viene fatta
direttamente dalla Spectra, programmando la chiave
hardware tramite l'apposito programmino chiamato Dongle
Manager. Esso consente di "bruciare" la memoria della
chiave hardware, incidendo permanentemente nella stessa
il nome utente ed il suo codice di registrazione. Questa
operazione va fatta solo una volta, quando la chiave è
nuova (vergine). Una volta programmata, non c'è bisogno
di farla mai piu'....
Il programma Dongle manager, comuqnue, puo' essere usato
per verificare che la chiave funzioni e sia già stata
correttamente programmata.
Se, lanciandolo, appare nella prima riga il vostro
nome/cognome, allora la chiave è già programmata. Se non
appare, allora o la chiave non è programmata, oppure i
drivers della chiave non sono installati
correttamente....
Superato il problema di riconoscimento della chiave,
vedrete che Material manager si apre senza alcun
messaggio di errore.
Poi, clickando sul bottone indicato come "load
materials", viene aperto il file di testo ramsete.mat,
che contiene la lista di materiali predefiniti, e che è
possibile personalizzare usando Material Manager (o
anche un normale editor di testi, visto che tutti i
files di Ramsete sono normali files ASCII non criptati).
Se cosi' facendo compare un messaggio di errore, oppure
la lista dei materiali è vuota, puo' darsi che abbiate
per errore cancellato o rovinato il file ramsete.mat
dalla directory di ramsete. Controllate nella directory
di ramsete, e provate ad aprirlo con il Notepad (Blocco
Note nei Windows italiani).
Se compare qualcosa come qui sotto (notare l'uso dei
punti e delle virgole), allora il file è a posto:
0
Nessuno
, 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000
0.000 0.000
1 intonaco calce
(s.r.) ,
0.030 0.060 0.060 0.060 0.060 0.070 0.090 0.140 0.230
0.280
2 intonaco
ruvido
, 0.010 0.010 0.020 0.030 0.040 0.050 0.040 0.030
0.020 0.020
Altrimenti, dovete rimetterne uno a posto nella
directory di ramsete. Potete trovare il file ramsete.mat
originale dentro il file CAB di installazione di
Ramsete, oppure potete scaricarlo dal sito di Ramsete:
HTTP://www.ramsete.com/Public/Ramsete/Italian_MAT
Alcune volte anche dopo avere inserito la password nel lancio di alcuni applicativi è Source Manager ecc. è mi chiede di abilitare la chiave.
Non capisco dove cavolo inseriate la password. Non c'è alcuna password da inserire, se non durante l'installazione dell'EXE autoscompattante, quando lo si scarica dal sito www.ramsete.com. Se Source Manager non vede la chiave, darà il solito messaggio di errore del tipo "Hey! You forgot to connect the dongle! Abort/retry/Ignore". In nessun caso viene mai chiesto di fornire una password, né di abilitare la chiave... La chiave avrebbe già dovuto essere abilitata dalla Spectra, la prima volta, oppure la dovevate abiliatre Voi (nel qual caso, la Spectra avrebbe dovuto comunicarvi username e n. di attivazione, per poter progranmare voi la chiave con il programma Dongle Manager).
Alla base di tutto, comunque, a me
sembra che non abbiate installato correttamente i
drivers per la vostra chiave hardware.
Il programma di installazione dei drivers avrebbe dovuto
esservi stato fornito assieme alla chiave stessa.
Comunque, lo potete scaricare dal sito di ramsete:
http://www.ramsete.com/Ramsete/smartkeydrv.htm
Ovviamente, installate il driver corrispondente alla vs.
chiave (parallela o USB) ed al vostro sistema operativo.
Ripartendo da zero, la corretta
procedura di installazione avrebbe dovuto essere:
1) Si installano i drivers della chiave hardware
2) Si inserisce la chiave e si aspetta che essa venga
riconosciuta dai drivers (compare il messaggio "il nuovo
hardware è installato e funzionante")
3) Si installa Ramsete
4) Si prova ad aprire il Dongle Manager: se compare il
vs. nome, la chiave è già programmata. Se non compare,
occorre inserire nome, codice di attivazione,
specificare la corretta versione di ramsete (Lite, 1.xx,
2.xx), e procedere con l'attivazione.
Se aprendo il Dongle Manager compare la scritta "demo",
grigia e non editabile, vuol dire che la chiave non
viene riconsociuta dal sistema. O i drivers non sono
installati, oppure la chiave non è inserita
correttamente, o infine è difettosa.
5) A questo punto conviene settare, una volta per tutte,
i parametri internazionali. Anzichè cambiare solamente
la virgola con il punto decimale, si consiglia di
settare tutta la macchina con le impostazioni generale
"Inglese - Gran Bretagna".
6) si possono finalmente eseguire i programmi del
pacchetto ramsete, che dovrebbero a questo punto partire
senza piu' lamentarsi della mancanza della chiave
hardware...
Mi faccia sapere se le indicazioni
suddette le hanno consentito di risolvere il problema, e
se, come immagino, esso fosse in realtà causato dal
mancato riconoscimento della chiave hardware....
Saluti
Purtroppo però mi scontro con un problema che pare insormontabile, e cioè non funziona il collegamento con il mio Surfer v. 8.02.
Run-time error
'-2147024893 (80070003)'
Automation error
Non funziona no!
L'attuale versione di Ramsete (2.1) è tuttora
compatibile solo con le versioni Surfer sino alla 7.03.
La versione 8.xx di Surfer è uscita DOPO la release di
Ramsete 2.1, e poichè la Golden Software ha eliminato
l'interfaccia DDE (considerata ormai obsoleta)
preferendo al suo posto l'interfaccia COM, detta anche
Automation (considerata piu' moderna dalla microsoft),
Ramsete non riesce ad utilizzarlo...
Vi consiglio pertanto di installare una copia del
"vecchio" Surfer 7, che funziona senza problemi con
Ramsete. Mi risulta che non ci siano problemi a far
convivere due installazioni di Surfer (7 ed 8) sulla
stessa macchina, purchè vengano fatte in directory
diverse. Non so se è meglio installare prima la 7 e poi
la 8, o viceversa...
Alla peggio, lasciate installato solo Surfer 7 (io ho
Surfer 8, ma ancora non ho capito cosa faccia "in piu'"
di Surfer 7 - secondo me, niente!), come faccio io sulla
mia macchina "da lavoro" - per analoghi motivi, pur
avendoli, io NON uso Office 2003, Autocad 2005,
WindowsXP SP2, etc.. Invece uso Office 2000, Autocad
2000 e Windows 2000 professionale, e verifico ogni
giorno che vanno meglio delle versioni piu' recenti....
Analogamente, pur avendo le ultime release del
compilatore microsoft, I continuo ad usare Visual Studio
v. 6.0, che secondo me aveva toccato l'apice di
stabilità e performance, cosa che non si puo' dire certo
delle successive versione di Visual Studio .NET....
La prossima release di Ramsete (2.2,
prevista per il 1 gennaio 2005) risolverà comunque
questo problema, pilotando correttamente anche Surfer 8
tramite il nuovo protocollo di interfaccia.
Non capisco però una cosa. Surfer 8 lo avevate già per
conto vostro, o ve lo ha venduto la Spectra assieme a
Ramsete ???
Loro sanno benissimo che Surfer 8 non è piu' compatibile
con Ramsete, avrebbero dovuto vendervi un Surfer 7.....
O vendervi un Surfer 8 e darvi assieme una copia di
Surfer 7....
Se invece Surfer lo avete preso separatamente per conto
vostro, allora è chiaro che la Spectra non ha
responsabilità per il casino successo.
Si osserva che, impostando nel calcolo il parametro history differente da 0, il livello diretto Ldir è influenzato dalla presenza di superfici; nell'esempio allegato è riportato il calcolo in presenza ed in assenza di una superficie (rispettivamente cbeness-03-4.ray e cbeness-03-5.ray); come viene calcolato nei due casi Ldir? ( i livelli Ldir per i ricettori 2 e 3 in presenza della superficie sono stranamente coincidenti); il calcolo del livello diretto Ldir ha senso solo con parametro history pari a 0?
Che senso ha History =0? I raggi non
vengono tracciati proprio!
History dovrebbe sempre stare a -1 (cioè infinito), in
modo che i raggi vengano seguiti per tutta la loro
storia...
Dopodichè. si regola la lunghezza del tracciamento
delimitando la lunghezza delle risposte all'impulso da
calcolare, che deve essere pari alla massima corsa che
si vuol lasciare fare ai raggi...
Bisogna anche scegliere una risoluzione temporale
ragionevole, se si vuole separare correttamente il suono
diretto dalla prima riflessione. Se la superficie è
vicina, il suono riflesso arriverà con un ritardo di
soli 2-3 ms dal suono diretto. Per separarli, debbo
usare delle classi temporali di 1ms. Se imposto dellle
classi di 10ms, allora è chiaro che nella prima di esse
si accumulerà sia l'energia del suono diretto, sia
quella della prima riflessione...
Come viene calcolato il Rasti?
Il Rasti viene calcolato dalla matrice
dei valori di MTF (Modulation Transfer Function).
Ciascun valore di MTF viene a sua volta calcolato come
prodotto di due fattori. Il primo fattore è calcolato
dalla risposta all'impulso, secondo il metodo di
Schroeder, ed il secondo dal rapporto S/N
(segnale-rumore), semprechè uno abbia inserito tali
informazioni. Se uno invece ha clickato "ignore", il
rumore di fondo viene ignorato e resta solo il primo
fattore. Il passaggio dalla matrice di MTF al valore di
STI complessivo (o di RASTI, che è lo stesso, usando
solo le 2 frequenze di 500 e 2000 hz, anzichè tutte - Il
RASTi fa schifo, non lo si usa piu' da anni) è descritto
nella norma IEC che allego.
Potete anche guardare i miei ultimi articoli sulla
misura di STI con metodo combinato (risposta all'impulso
+ rumore di fondo), che sono scaricabili dal mio sito
internet.
Ho creato tramite Source Manager una sorgente secondo la ISO 3744.Dopodichè l'ho inserita nel disegno del progetto in Ramsete CAD. Innanzitutto, che cosa significano le coordinate di target che vengono richieste nella fase di inserimento della sorgente nel progetto? In secondo luogo, come viene orientata di default la sorgente all'atto dell'inserimento. E' sufficiente l'inserimento nel progetto per effettuare la simulazione, oppure la sorgente deve essere in seguito in qualche modo attivata tramite altri moduli di Ramsete? Mi riferisco nello specifico al comando "attach source geometry" nel menu file di souce manager di cui non mi è chairoa la funzione.
Quando si crea una sorgente con Source
manager, si usa un riferimento geometrico "locale" della
sorgente, chiaramente indicato nelle figurine che
rappresentano la geometria dei microfoni impiegati per
la misura dei livelli di pressione sonora (in caso di
misura su una superficice definita dall'utente, è
l'utente che gestisce la posizione di ciascun
microfono).
In questo modo, si definisce l'"asse principale" della
sorgente, che è l'asse X della sorgente stessa.
Quando si va ad inserire la sorgente in ramsete cAD, la
si orienta facendola puntare verso il target point. In
questo modo l'asse X della sorgente viene orientato
correttamente. Volendo avere un feedback visivo del
corretto orientamento, si puo disegnare la reale sagoma
della sorgente con ramsete CAD, importarla in Ramsete
View con il famoso comando "attach source geometry", ed
in questo modo dentro il file SPK si crea anche una
figurina 3D della sorgente.
Quando essa viene inserita in un nuovo disegno di
ramsete CAD, essa appare non solo come quadratino con
lettera, ma compare la sua forma vera e propria, e si
può cosi' verificare che essa sia orientata
correttamente.
Bisogna pero' fare attenzione, quando si disegna la
geometria della sorgente, prima di attaccarla al file
SPK, a dichiarare "monopermeable" le superfici che
compongono la sagoma della sorgente stessa, in modo che
essa "lasci scappare fuori" i raggi generati nel suo
centro acustico....
Il target point che viene richiesto quando si inserisce una sorgente in Ramsete CAD, se ho ben compreso serve solo per indicare la direzione di orientamento della sorgente stessa. Quindi, l'importante è la direzione e non il punto esatto di target point. E' corretto?
Si
Vorrei costruire una sorgente con ISO 3744, ma con una disposizione dei microfoni scelta dall'utente. In questo caso per costruire la geometria USER occorre creare un file in Ramsete CAD. Ora, è sufficiente che questo file contenga la disposizione dei microfoni (usando il tool Receiver di CAD) con corretto orientamento rispetto agli assi, oppure devo inserire una box, magari dichiarando nessun materiale nella sua costruzione e sui suoi spigoli inserire i receiver?
Basta mettere i microfoni, e la
sorgente al centro, ovviamente....
Il piano riflettente a quota Z=0 è "intrinseco", non
occorre disegnarlo...
Se poi uno vuole, puo' anche disgenare la sorgente,
cosi' poi la si vede quando la si inserisce in un
disegno. Ma, in questo caso, bisogna disegnarla davveri
come è fatta, ed assegnare i corretti materiali di cui è
fatta, ed infine occorre dichiararla "monopermeable",
cosi' i raggi possono uscire...
Ancora,l'orientamento degli assi così come
appare in Ramsete CAD, immagino sia lo stesso che
compare nel reticolo di costruzione della sorgente
secondo ISO 3744 in Source manager. E' corretto?
Ovviamente si, come le avevo già scritto l'asse X diventa l'asse "principale" della sorgente.
Domanda collaterale e forse stupida: le
dimensioni del reticolo dei microfoni (2a, 2b, c) sono
definite dalle distanze a cui sono state fatte le
misure e non si riferiscono alle dimensioni fisiche
della
sorgente. E' corretto?
Si, definiscono la cosiddetta "superficie di inviluppo", come indicato chiaramente nel testo della ISO 3746.
Che cosa si intende per "test room volume"
sempre nella finestra di creazione della sorgente
secondo ISO 3744? E' forse il volume dell'ambiente dove
sono state eseguite le misure fonometriche?
Ovviamente Si. Serve, assieme al tempo di riverbero, per il calcolo del fattore di correzione ambientale K2 della ISO 3746.
Una volta creata la sorgente, per darle una
figura geometrica nello spazio utilizzerà il comando
"attach source geometry".
Tuttavia, immagino che questa forma dovrà
essere fatta di "nessun materiale", per evitare che
modifichi la natura stessa della sorgente. E' corretto?
No. Dopo che i raggi sono usciti, la sagoma della sorgente diventa un ostacolo come un altro, quindi deve avere assegnate le sue "vere" proprietà acustiche.
L'utilizzo invece di un qualsiasi
materiale definendolo però monopermeabile è una scelta
equivalente?
Si deve usare il materiale vero, e si deve SEMPRE
dichiararla monopermeable, se no i raggi non possono
uscire....
Infine, mi conferma che tale figura
deve essere creata intorno al centro degli assi di
riferimento (a differenza del reticolo dei microfoni,
per il quale il centro degli assi coincide con uno
spigolo)?
Non esiste alcun legame. La forma della sorgente puo'
essere qualsiasi, e l'entità SOURCE che uno ha
introdotto nel disegno di ramsete CAD non deve
necessariamente trovarsi al centro della geometria delle
sorgente. Non capisco poi il riferimento al reticolo di
microfoni. Anche per essi, la posizione della sorgente
puo' essere qualsiasi, non necessariamente al centro
della loro distribuzione spaziale. Uno disegna le cose
come sono, e poi il programma agisce di conseguenza....
Nel progetto di capannone che ho creato con
ramsete CAD, in particolare mi interessa valutare
l'impatto di due macchine poste nel capannone sulla
zona uffici, posta in un angolo del capannone stesso.
A questo scopo, è corretto aver definito le
pareti, finestre e soffitto della zona uffici come
"obstructing"? Se non ho capito male, qualora non si
dia questa definizione, il raggio sonoro attraversa la
parete senza tener conto del suo fonoisolamento. E'
corretto?
No.
Se metto delle sorgenti dentro una scatola (l'ufficio,
in questo caso), i raggi sonori non escono mai dalla
stessa. A meno che la dichiari monopermeable, nel qual
caso i raggi escono subito, al primo impatto, e non
rientrano mai piu'....
Il caso che vuol studiare è alquanto compelsso, è quello
di una "scatola nella scatola". La sorgente si trova
nella scatola esterna (il capannone), ma interesa anche
conoscere i livelli nella scatola interna (l'ufficio).
In realtà, entro la scatola interna (ufficio) si
sviluppa anche li' un fenomeno di riverberazione, per
cui non è sufficiente dichiarare obstructing le pareti
di tale scatola interna (se non le dichiaro obstructing,
ovviamente non entra niente, i raggi restano fuori).
Dichiarando obstructing le pareti della scatola (che
ovviamente debbono essere assegnate ad un materiale
dotato di valori non nulli del potere fonoisolante, se
no ancora una volta non entra niente), i microfoni posti
all'interno verranno a ricevere il suono che c'è
all'esterno, sottratto il valore del potere fonoisolante
stesso.
Poichè però il riverbero entro il locale porta ad un
incremento del livello sonoro interno, operando come
sopra si troverà un valore sottostimato del livello
sonoro entro la scatola interna.
Per ottenere il valore giusto, occorre "taroccare" i
valori del potere fonoisolante assegnati alk materile di
cui sono costituite le pareti della scatola interna, che
debbono essere ridotti per tener conto dell'incremento
di livello sonoro prodotto dal riverbero interno. In
sostanza, anzichè usare i valori del potere fonoisolante
R, si debbono in questo caso usare i valori
dell'isolamento acustico D. Il legame teorico fra R e D
è il seguente:
D = R - 10*log(S/A) ove S è la superficie delle pareti
della scatola interna, ed A sono le unità assorbenti
dell'ambiente interno (A=0.16*V/T).
Per determinare T, e quindi A, si deve fare anzitutto
una simulazione dell'ambiente interno (oppure usare la
formula di Sabine). Si calcola poi, a ciascuna
frequenza, il valore del termine 10*log(S/A), e si
sottrae questo valore dal valore di R del materiale....
Le prime prove che ho eseguito mi lasciano
perplesso in quanto entro gli uffici che ho
"circondato" con intonaco liscio obstructing, mi viene
previsto un Leq di 0 dB. Con geometrie più semplici
questo non avviene (esempio: una sorgente dentro una
scatola ad U). Come è possibile questo errore (mio
ovviamente)?Il materiale impiegato aveva valori di R non
nulli ???
Ammetto che non ho approfondito le
basi teoriche della simulazione. Tuttavia,
l'impressione è che con pareti obstructing dopo un certo
numero di riflessioni/diffrazioni, il raggio viene
completamente azzerato, mentre se uso le pareti non
obstructing è come se non ci fossero, ovvero il raggio
non si attenua affatto. Potrebbe essere una
soluzione definere le pareti degli uffici come
monopermeabili?
No. Se no i raggi entrano la prima volta, e poi non
escono piu'... Le superfici monopermeabili sono per le
sorgenti... Comunque, se mi dice che con le superfici
non obstructing i raggi non vengono attenuati, a me pare
che lei stia usando una versione "vecchia" di Ramsete.
Nell'ultima versione, se le superfici non sono
obstructing, non passsa un bel niente....
Aggiorni la sua installazione di ramsete con i moduli
disponibili su:
http://www.ramsete.com/Ramsete/downloadbeta.htm
se costruisco una parete e
sopra ci pongo una vetrata o una porta con l'opportuno
comando di Ramsete CAD, il programma "ritaglia"parte
della parete e la sostituisce col materiale della
vetrata/porta.
Mi conferma? Il dubbio è che si sovrapponga la
parete alla finestra su di esso disegnata.
Confermo. L'esistenza delle entità
porta o finestra serve proprio per evitare che gli
utenti "schiaffino sopra" tali oggetti su una parete,
facendo in modo che nella zona di sovrapposizione ci
siano DUE pareti. Con le entità porta o finestra,
invece, il programma ne trova sempre e solo una.
E' un grosso problema se uno disegna due superfici una
sopra l'altra, c'è il rischio che il programma si
impasti con un "errore spigolo" quando un raggio
colpiusce tale anomalia...
Ho appena riformattato il mio
pc e dopo avere installato Ramsete, scaricato da
internet, pur avendo inserito la chiave N' 57 (nera) ed
avere installato il driver HLDR V32.exe, non riesco a
fare funzionare il programma. Commetto qualche errore
nell'installazione?
Vorrei sapere se Ramsete funziona meglio su
windows 98 o su XP, e se con la chiave in mio possesso
devo utilizzare una specifica versione per non avere
problemi.
Vorrei conoscere, se possibile, la giusta
sequenza di procedure per installare correttamente il
programma in modo da poterlo memorizzare e poterlo
seguire quando si verificano problemi al pc che
comportino la riformattazione della macchina.
Ovviamente va molto meglio sotto XP.
perchè la chiave venga vista, occorre installare
l'apposito driver, che si scarica dal sito
www.ramsete.com:
http://www.ramsete.com/Ramsete/32bitdrv.htm
Comunque da quello che scrive il driver è stato
installato correttamente...
L'altra cosa che serve è inserire nelle prime due linee
del file Ramsete.ini gli appositi dati di registrazione:
User=
Reg=
Comunque, con XP non succedono MAI problemi che comportino la riformattazione della macchina....
Ho visitato il sito del CLF spero che possa diventare uno standard dato che in quel modo sono visualizzabili anche in maniera organica tutti i dati del diffusore. Mi sembra un' invenzione intelligente. Spero possa diventare a breve compatibile anche con il vs. Software.
P.S. Sbaglio ho ho sentito
parlare di sorgenti lineari? Sarà una funzione
che sulla versione lite immagino non sia
prevista. Spero di sbagliarmi cmq grazie per il tempo
dedicatomi
Si, stiamo lavorando sul supporto ai
files CLF, che spero di rilasciare in tempi molto brevi
(Pasqua).
Le sorgenti lineari servono per il calcolo in esterni
del rumore di strade e ferrovie. Non hanno niente a che
vedere con i "line arrays" di altoparlanti, che tuttavia
sono in realtà costituiti da una file di sorgenti
puntiformi, e come tali possono venire simulati in
Ramsete. Va però precisato che la simulazione risulta
corretta solo se si chiede a Ramsete di calcolare la
risposta all'impulso in pressione, non quella
energetica. Occorre pertanto, al termine del calcolo,
convertire i risultati in formato WAV, usando il modulo
Audio Converter. Solo la risposta all'impulso in
pressione tiene infatti conto correttamente
dell'interferenza fra numerosi altoparlanti vicini,
alimentati con lo stesso segnale....
Ramsete consente inoltre di studiare anche l'effetto
degli algoritmi di "steering" elettronico del fascio di
un line array, imponendo opportuni ritardi e guadagni ai
segnali emessi dai singoli altoparlanti. Occorre
effettuare una simulazione con "save separate sources"
attvato, ed anche con "save hits" impostato almeno a 3,
meglio a 5. Dopodichè, si effettua la somma fra i
risultati impegando il modulo "file - Add sources" di
Ramsete View, che consnete di impostare, per ogni
sorgente, ritrado e guadagno.
Esiste versione demo???
Purtroppo non esiste (ancora) una versione "demo" di
ramsete con cui potersi esercitare a casa. Il software
che si scarica è quello per gli utenti in possesso della
chiave hardware,, all'interno della quale è momorizzato
il nome utente ed il relativo codice di attivazione.
Senza chiave hardware, il programma non si installa
nemmeno!
Abbiamo in programma di realizzare una versione "demo",
ma ci siamo a dietro da alcuni mesi senza arrivarci in
fondo....
Penso quindi ci vorranno almeno altri 2-3 mesi prima che
sul sito del Ramsete la versione "demo" risulti
disponibile....
Prima questione: Se non ho
capito male dal manuale, diversamente dalla norma EN
60268, la quale prevede che il valore finale dello STI
sia effettuata come somma pesata dei vari MTI, con
coefficienti di pesatura dipendenti dal tipo di voce
(maschile o femminile), Ramsete calcola il valore dello
STI per bande di frequenza.
ciò che non è ben chiaro è
- se effettivamente la corrispondente somma
pesata dello STI sia riportata nella tabella sotto la
voce 'Lin' per ogni ricettore;
- se la pesatura viene effettuata per voce
maschile o femminile.
Il modulo STI di Ramsete è stato realizzato in
accordo alla "precedente" versione delle IEC 60268-16,
che non prevedeva le differenti pesature "male" e
"female" dei valori di STI di banda, ma utilizzava i
fattori di peso "standard" originali di Houtgast e
Steeneken. Quello che in gergo si chiama "classic STI",
e come tale viene speso indicato nei capitolati.
Inoltre veniva definito anche un "modified STI", in cui
i fattori di peso delle due bande estreme (125 Hz ed 8
kHz) sono posti a zero.
Con maggior dettaglio, i fattori di peso utilizzati sono
i seguenti:
wSTIA(3) = 0 '125 Hz
wSTIA(4) = 0.074
wSTIA(5) = 0.149
wSTIA(6) = 0.198
wSTIA(7) = 0.337
wSTIA(8) = 0.241
wSTIA(9) = 0 '8 kHz
wSTIL(3) = 0.13 '125 Hz
wSTIL(4) = 0.14
wSTIL(5) = 0.11
wSTIL(6) = 0.12
wSTIL(7) = 0.19
wSTIL(8) = 0.17
wSTIL(9) = 0.14 '8 kHz
Conseguentemente, nella banda "A" viene riportato il valore complessivo di STI-modified, mentre nella banda LIN viene riportato il valore complessivo dello STI-Classic.
Lo spettro della voce utilizzato è il
seguente:
' Standard Voice Spectrum, Leq=60 dB(A) at 1m
VoiceLev(3) = -2.5 ' 125
VoiceLev(4) = -0 ' 250
VoiceLev(5) = -1 ' 500
VoiceLev(6) = -5 '1000
VoiceLev(7) = -10 '2000
VoiceLev(8) = -17 '4000
VoiceLev(9) = -23 '8000
Mi pare che coincida con lo spettro
"MALE" della nuova versione della norma IEC.....
Dalle prove che ho fatto con il modulo STI di Aurora,
elaborando misure reali, non trovo mai differenze
maggiori di 0.03 fra i vari modi di calcolare lo STI.
Seconda questione
Visualizzando la curva della risposta all'impulso,
accade spesso che vi sia la presenza di artefatti non
propriamente comprensibili. Le allego alcune immagini
relative a questo problema.
Dopo svariate prove, risulta che tale problema risulta
molto più evidente all'aumentare della complessità della
geometria (oltre 2000 superfici, anche se risulta essere
talvolta presente con poche superfici), su calcolatori
dotati di processore AMD piuttosto che Intel (in questo
caso è estremamente evidente!!).
Inoltre, le vorrei segnalare che con il nuovo
tracciatore questo fenomeno si presenta molto più spesso
che con il vecchio.
Questo fatto non risulta problematico tanto con il
calcolo dei tempi di riverberazione, quanto piuttosto ad
esempio con i parametri C80, D50, G,'
La domande che si pongono sono allora:
- a cosa è dovuta questa irregolarità nel
calcolo della risposta all'impulso;
- come si può evitare, o per lo meno ridurre al
massimo;
- che margine di errore può comportare nel
calcolo dei parametri.
Le risposte all'impulso a pettine sono un artefatto
comune ai programmi di tipo "ray tracing", e sono
causate dai cosiddetti "bliardi acustici", ovvero
all'esistenza di percorsi ripetitivi dei raggio che
rimbalzano avanti ed indietro fra superfici a basso
coeff. di assorbimento, e che pertanto si estinguono
molto piu' lentamente degli altri raggi. ciò deriva da
due ordini di problemi:
1) disegno gemoetrico eccessivamente semplificato, quali
una semplice stanza parallelepipeda priva di arredi, o
comunque dotata di superfici piane e perfettamente
parallele, mentre nella realtà fisica il parallelismo
perfetto non esiste mai. Soluzione: fare sempre disegni
un po' "sporchi" e non eccessivamente precisi....
2) "trappole acustiche" (scatole o altre cavità chiuse)
all'interno delle quali i raggi restano intrappolati.
Anche in questo caso, si risolve facendo disegni
sistematicamente privi di scatole chiuse o simili
strutture "cave"....
Comunque, onde mitigare il problema Ramsete è stato
dotato della funzione "randomize after", normalmente
impostata a 4 riflessioni. Essa serve appunto a rendere
volutamente "impreciso" il calcolo della traiettoria dei
raggi, dopo un ridotto numero di rimbalzi "precisi".
Bisogna SEMPRE lasciare impostato il "ramdomize after",
a meno che uno voglia studiare questi effetti di
flutter-echo in ambienti che hanno VERAMENTE delle
superfici piane e parallele....
Che tipo ddi geometria è quella che vi ssta dando questi
problemi? Se mi mandate il file RAY, vi indico subito
cos'è che sta causando il problema. E' utile comuinque
anche avere il file ramsete.ini, cosi' vedo con quali
parametri avete fatto l'elaborazione....
Although I downloaded and
overwrote all files, there is still a problem.
When I want to assign a material to a
construction element in Ramsete
CAD, all the in the Material Manager added
coefficients of new
materials appear with the value 0.
I couldn't read all of your e-mails, so I beg your pardon if I'd write obvious things, that you've already tried before.
Generally speaking it'is not safe to
use two modules at the same time:
it's safer to create all the needed materials before
using them in Ramsete Cad.
Nevertheless I tried to open the material manager and
ramsete cad at the same time.
I created a wall using material 1, then I added into the
manager a dummy material 500 and pressed the "Update
File" button.
At last I've added a second wall, assigning material 500
to it without noticing any 0 values.
It's very important to check the international settings
in Windows (98 or XP), you should really make sure that
you selected the point (.) as a decimal separator.
If you don't select the "." Material Manager saves the
coefficients in the
ramsete.mat in a bad format that Ramsete Cad cannot
read. You can't
verify this statement opening the ramsete.mat file with
Notepad and checking the coefficients of the newly added
materials.
Otherwise you could send me your Ramsete.mat file so
that I can check it for you.
You should also make sure to have a single copy of
Ramsete.mat file on your disk (you can use the find
button in the windows file explorer).
Occasionally some empty copies of this file my appear in
an unexpected way.
Feel free to contact me if the problem persists or I
didn't undersand it at all.
scrivo per risolvere un
dubbio sul programma RAMSETE. Devo simulare il rumore
prodotto da alcune macchine di una falegnameria
inserite all'interno di un vano tecnico di nuova
costruzione.
Il vano è una struttura in acciaio di 6 X 22 X
3 mt. di altezza. tamponata con pannelli isolanti in
lana di roccia.
Dalla ditta fornitrice mi sono fatto spedire i
rapporti di prova dei pannelli. Ora il coefficiente di
assorbimento dato dal rapporto lo inserisco in alpha
S., e viene corretto automaticamente. Per il potere
fonoisolante è giusto inserire i valori dati dal
rapporto in R, oppure devono essere corretti. In questo
caso come devo fare a correggerli.
I valori di R vanno già bene. Comunque, da quello che capisco, si tratta di fare una simulazione di "una scatola dentro una seconda scatola". Tale simulazione è possibile con Ramsete, ma non è cosi' banale come si potrebbe pensare. Infatti, se uno dichiara le superfici della scatola interna semplicemente come "obstructing", i raggi sonori non escono mai dalla scatola interna, continuano a rimbalzare all'interno di essa. Occorre dunque dichiarare la scatola interna come "obstructiung" ma anche come "monopermeable"; in modo che i raggi la attraversino al loro primo impatto, e poi si riverberino entro la scatola piu' grande. A questo punto, poichè i raggi sono "fuori", le proprietà fonoassorbenti del materiale di cui è fatta la scatola interna debbono essere quelle della sua parete esterna, non quelle della parete interna affacciata verso la sorgente. Normalmente queste pareti metalliche hanno una superficie esterna molto liscia e riflettente, con bassi valori di AlphaSabine.... Sicuramente non si debbono impiegare i valori di AlphaSabine forniti dal produttore, che si riferisocno alla superficie interna altamente fonoassorbente.
Le scrivo in merito a un
problema riscontrato nell'utilizzo del sofware Ramsete
1.8.
Il programma Ramsete View consente di
utilizzare Surfer per la mappatura della distribuzione
dei parametri acustici, tuttavia
scegliendo l'opzione "use surfer" ottengo sempre
l'errore di run-time 429 , active-x non può creare
l'oggetto.
Questo succede indistintamente per ogni file
"_a". Utilizzo la versione Surfer 8.0, mi chiedevo se ci
fosse qualche file di Surfer da copiare nella cartella
di Ramsete o viceversa in modo da
permettere loro di riconoscersi.
Inoltre, sempre in Ramsete View, anche senza
selezionare l'opzione "use Surfer" la mappatura dei
parametri tempo di riverberazione, t20, t30, edt, resta
"monocromatica" con valore 0 per tutti i microfoni
anche se dalle tabelle di questi stessi parametri il
valore è diverso da zero. Per quanto riguarda gli altri
parametri acustici il problema non sussiste e la
mappatura rispecchia i valori delle tabelle.
Avrei un'ultima domanda che riguarda alfa di
Ramsete e alfa di Sabine. Se il riferimento per i
materiali è l'alfa di Sabine perchè la distinzione con
l'introduzione di un alfa diverso? Che utilizzo ha
l'alfa Ram oltre a quello del software per il calcolo?
La vecchia versione Ramsete 1.8
supportava Surfer sino alla versione 7.0. Scaricate
l'aggiornamento alla 1.9, e vedrete che funziona tutto!
Gli aggiornamenti si scaricano da:
http://www.ramsete.com/Public/Ramsete/Beta/
Basta dezippare i files e sovrascrivere quelli
vecchi....
Per quanto riguarda invece il coeff.
Di assorbimento: come è noto, Alfa Sabine è il valore
che si misura secondo ISO 354 in camera riverberante, e
funziona per i calcoli "statistici" basati sulla formula
di Sabine. Ma è a tutti noto che non è il "vero Alfa",
in quanto può superare il valore 1....
In Ramsete, invece, cosi' come in tutti gli altri
programmi "ray tracing", il calcolo viene fatto a
partire dal valore del "vero Alfa", in quanto ogni volta
che un raggio rimbalza su una superficie, la sua
intensità sonora si riduce, per effetto della
moltiplicazione per un fattore (1-Alfa). Se Alfa fosse
maggiore di 1, avremmo una "intensità negativa", che è
un paradosso...
Quindi TUTTI i programmi Ray Tracing
"convertono" in un qualche modo i valori di Alfa Sabine
nei corrispondenti "Alfa Veri". però Ramsete lo fa in
modo esplicito, facendo vedere all'utente i valori che
userà per davvero. Ci sono casi, inoltre, in cui
l'utente conosce i valori di "Alfa vero", ad es.
da misure nel tubo ad onde stazionarie, da misure con il
metodo intensimetrico, o da misure con la norma EN per
le superfici stradali o le barriere antirumore (metodo
impulsivo). In tutti questi casi, l'utente puo'
introdurre direttamente i valori di Alfa vero, che
verranno usati nel calcolo senza ulteriori conversioni
(mentre in altri programmi, uno li deve prima convertire
lui in Alfa Sabine, e poi il programma lo riconverte in
Alfa Vero, magari portando ad usare valori diversi da
quelli noti dalle misure).
Le riassumo il problema:
In Ramsete View Non è possibile creare le mappe
dei seguenti parametri Ldir-Lrev, EDT/s, T10, T15, T20,
T30/s, utilizzando il modulo interno risulta una mappa
con tutti i punti a zero, utilizzando il collegamento
con surfer il programma si blocca (ovviamente perchè il
.dat ha tutti i valori z a zero).
Nella tabella e nel file .- invece i dati
numerici sono presenti. Chiaramente tutti gli altri
parametri vengono mappati regolarmente.
Se può essere utile un altro tecnico, che tempo
fa aveva utilizzato Ramsete, mi ha detto che aveva
avuto lo stesso problema, ma che era
riuscito a risolverlo con una complicata procedura di
reinstallazione della chiave hardware (che entrava in
conflitto con xp), ma non si ricorda più come e non ha
più la possibilità di replicare la cosa.
Ora, sono perfettamente conscio che le mappe di
riverbero non hanno molto senso, ma l' Ldir-Lrev e
l'EDT/s secondo me si. L'escamotage di trasferire le
tabelle a mano in surfer non lo considero accettabile,
visto il costo del software.
Ho sistemato i bachi segnalati. La
nuova versione "beta" del Ramsete View è scaricabile dal
sito www.ramsete.com.
Grazie, saluti
Surfer 8 è supportato solo dalla
release "beta" di ramsete 2.2, scaricabile dal sito
www.ramsete.com.
La release "ufficiale" 2.1, invece, è tuttora ferma al
solo supporto delle releases Surfer 6 e 7.
Comunque, io uso felicemente la nuova "beta" 2.2 di
Ramsete da alcuni mesi (3, per l'esattezza) assieme a
Surfer 8, e va tutto perfettamente.
Innanzi tutto una domanda di
ordine pratico. Mi si è reso necessario realizzare
delle simulazioni sulla distanza
ottimale per diffusori acustici per sistemi di
sicurezza su corridoi di ospedali (Norma EN 60849,
ancora STI...). Visto che Ramsete non supporta file CLF,
EASE o Ulysses, mi si è reso necessario ricreare una
sorgente corrispondente ad un diffusore Bosch LBC
3086/41 (diffusore per allarmi di sicurezza a soffitto).
La descrizione è reperibile sul link seguente:
http://fe0wap86.bosch.de/intershoproot/eCS/Store/all/ST_NA/lit1/LBC308641_DataSheet_itIT_E2154999307.pdf
Non avendo dati specifici a disposizione, ho
'copiato' i dati del diagramma polare in un file 'prn'
e caricato il file con 'Load from file' del Source
manager (Interpolate from polar data). Tutto questo
SENZA immettere ulteriori dati di potenza o sensibilità.
Apparentemente i dati inseriti hanno riscontro in una
simulazione con il SPL a 1m, 1W (89,2 dB(A) anzichè 90
dB(A) come descritto dai dati tecnici). La mia domanda
è: ho seguito il procedimento corretto? Le allego il
file 'spk' risultato.
In seguito a questo ho realizzato delle simulazioni con
maglie di punti nei tre piani principali per verificare
la corretta
distribuzione dell'energia attorno al diffusore.
Con mio sommo dispiacere, dopo aver osservato risultati
piuttosto strampalati con il tracciatore V2.2, ho
riprodotto i calcoli con la V2.1. E qui i risultati
prodotti sono sensati. Nei file il diffusore è inserito
nell'origine degli assi e rivolto
verso Z negativo. L'errore più evidente si presenta nel
piano XY, e si manifesta con una mancanza di simmetria
centrale nella mappatura 2D del Leq.
Tra l'altro risulta impossibile visualizzare una
mappatura 2D del Leq a frequenze singole piuttosto che
in scala A.
Le allego i file utilizzati durante il procedimento per
ulteriori opportune verifiche del caso.
PS. Ramsete supporterà in futuro formati descrittivi
standard di sogenti acustiche (CLF o EASE bin)?
Ora ci guardo poi le faccio sapere.
Segnalo comunque che l'orientamento scelto per la
sorgente è proprio l'unico da non usare mai, in quanto
allorchè l'asse dell'altoparlante punta esattamente
verso Z-negative, l'algoritmo che definisce il mapping
fra coordinate polari e coordinate cartesiane ha una
singolarità, ed il "rolling angle" perde significato.
Capisco che questo altoparlante è progettato per
"sparare in basso", ma occorre gestirlo in altro modo: o
non lo si punta "esattamente" in basso (basta tiltarlo
di 11 grado), oppure lo si definisce già ruotato di 90°,
in modo che il suo posizionamento ad asse orizzontale
dia in realtà luogo a duna emisssione dominante veerso
il basso.
Dopo aver analizzato i risultati vi faccio sapere cosa è
successo...
Per ilf uturo: abbiamo già aderito al consorzio CLF, ed
abbiamo pertanto avuto accesso al codice sorgente per
supprtare i files CLF, ma non abbiamo ancora avuto tempo
di incorporarlo in ramsete.
Nell'immediato, penso che faremo un piccolo porgramma di
conversione per convertire i fiels CLF in files .SPK.
Lo stesso vorremmo fare per Ease, ma qui ci si scontra
con il fatto che Wolfang Ahnert non vuole che altri
programmi siano in grado di leggere o scrivere i files
di Ease, il cui formato non è documentato. Occorre
quindi fare del "reverse engineering" per gestire tali
files, e non sarà facile...
Mi si è reso necessario realizzare delle
simulazioni sulla distanza ottimale per diffusori
acustici per sistemi di sicurezza su corridoi di
ospedali (Norma EN 60849, ancora STI...). Visto che
Ramsete non supporta file CLF, EASE o Ulysses, mi si è
reso necessario ricreare una sorgente corrispondente ad
un diffusore Bosch LBC 3086/41 (diffusore per allarmi
di sicurezza a soffitto).
La descrizione è reperibile sul link seguente:
http://fe0wap86.bosch.de/intershoproot/eCS/Store/all/ST_NA/lit
1/LBC308641_DataSheet_itIT_E2154999307.pdf
Non avendo dati specifici a disposizione, ho 'copiato'
i dati del diagramma polare in un file 'prn' e caricato
il file con 'Load from file' del Source manager
(Interpolate from polar data).
Tutto questo SENZA immettere ulteriori dati di potenza
o sensibilità.
Apparentemente i dati inseriti hanno riscontro in una
simulazione con il SPL a 1m, 1W (89,2 dB(A) anzichè 90
dB(A) come descritto dai dati tecnici).
La mia domanda è: ho seguito il procedimento corretto?
Le allego il file 'spk' risultato.
In seguito a questo ho realizzato delle simulazioni con
maglie di punti nei tre piani principali per verificare
la corretta
distribuzione dell'energia attorno al diffusore.
Con mio sommo dispiacere, dopo aver osservato risultati
piuttosto strampalati con il tracciatore V2.2, ho
riprodotto i calcoli con la V2.1. E qui i risultati
prodotti sono sensati. Nei file il diffusore è inserito
nell'origine degli assi e rivolto
verso Z negativo. L'errore più evidente si presenta nel
piano XY, e si manifesta con una mancanza di simmetria
centrale nella mappatura 2D del Leq. Tra l'altro
risulta impossibile visualizzare una mappatura 2D del
Leq a frequenze singole piuttosto che in scala A.
Comunque vedo che è un altoparlante perfettamente
assialsimmetrico, quindi il programma non compie alcuna
"interpolazione" nel generare il balloon a partire dalle
curve di direttività.
E quindi, anche il "roll angle" è ininfluente sul
risultato, quindi mi aspetterei che la simulazione
funzioni senza problemi, anche puntandolo esattamente
verso il basso (cosa comunque sempre rischiosa per
problemi di instabilità numerica). Non so se domani
riesco a far girare le simulazioni, forse sarà il mio
collega Galaverna a farlo, e vediamo cosa viene fuori,
sia con la versione vecchia di ramsete (2.1) sia con la
nuova (2.2).
Per quanto riguarda il livello sonoro in asse, vedo che,
ad esempio ad 1 kHz, la direttività è pari a Q=3.394. Il
valore del livello di potenza è pari a 94.69 dB.
Quindi il livello di pressione ad 1m, sarà:
Lp=94.69+10*log(3.394/4/pi/1^2)=89.00 dB Mentre sul
Data-Sheet è indicato un valore di 90.0 dB. Quindi il
valore di Lw indicato nell'Header del file SPK è
sottostimato di 1.00 dB, occorre riaprire il file con
Source manager, editare l'header cambiando i valori di
Lw, in modo che l'emissione dell'altoparlante sia quella
corretta.
Devo valutare l'abbatimento
sonoro provocato da uno schermo composto da un pannello
di 5 cm di materiale fonoisolante alto 3 metri
posizionato nei pressi di una sorgente sonora ( i
valori di fonoisolamento del pannello sono
certificati) Ho provato a simularlo tramite
ramsete, ottenendo i risultati che riporto in allegato
ante e post schermo.
L'abbatimento( prendendo come riferimento il
ricettore N 5) risulta di circa 15 dB(A), ma se faccio
un calcolo utilizzando le formule di makeawa mi viene
un abbattimento molto più basso.
I parametri mi sembrano esatti. Quali valori
sono più attendibili?
La barriera è stata erroneamente
dotata anche del flag "monopermeable".
Cosi' facendo, i raggi "passano attraverso" la barriera,
anzichè venire diffratti dai suoi bordi liberi... Quindi
subiscono una attenuazione dovuta solo al potere
fonoisolante della barriera (che peraltro è stato
assegnato erroneamente solo alle bande di frequenza
centrali, mentre ovviamente Ramsete necessita del valore
"corretto" a tutte le frequenze - soprattutto
considerando il fatto che invece le sorgenti sonore
utilizzate hanno potenza emessa a tutte le frequenze!).
In sostanza, basta togliere il flag "monopermeable" (che
va usato solo per cabine chiuse, non per barriere dotate
di bordi liberi) e completare a tutte le frequenze i
valori del potere fonoisolante e del coeff. di
assorbimento del materiale usato per la barriera
(ovviamente, non puo' avere assorbimento nullo!).
Consiglio inoltre di ridurre il valore del parametro
HitLevel, un valore di
8 produce un enorme numero di salvataggi nel file "chiocciola", contenente le traiettorie dei raggi. Se Randomize After è a 4 riflessioni, che senso ha memorizzare il tragitto di riflessioni di ordine superiore al quarto, visto che le stesse sono state randomizzate, e quindi non sono rappresentative della traiettoria reale? Questo comunque ha il solo effetto di rallentare il calcolo, ma è indifferente sul risultato...
History è sempre stato OFF,
occorre attivarlo ora anche in Ramsete 2.2 e mettere il
valore a -1?
No, History off va benissimo (equivale a metterlo a -1)
, vuol dire che segue le piramidi per tutta la loro
storia, e questo è OK nella maggior parte dei casi...
Diffusion in Ramsete 2.2 non è
abilitato, ma leggendo il manuale di Ramsete 2.5 pare di
capire che vada sempre abilitato. Occorre farlo anche in
Ramsete 2.2 ?
Diffusion rende meno problematica la simulazione di
ambienti semplici e regolari (tipo scatolone
rettangolare), ma non cambia sostanzialmente i risultati
in caso di geometrie complesse, piene di ingombri dalle
forme strane... Questa funzione era già presente sin dal
vecchio Ramsete 2.0, quindi non c'è alcuna differenza
nell'ultima release...
Con molti microfoni e ambienti
complessi si seleziona Save Hits a 1. È possibile avere
più informazioni portandolo a 2 in Ramsete 2.2.
Saved hits serve per vedere le traiettorie dei raggi
riflessi, se no non serve a niente. Non cambia i
risultati del calcolo in alcun modo, abilita
semplicemente la visualizzazione delle traiettorie dei
raggi sino all'ordine di riflessione specificato...
Se Ramsete 2.5 avesse il Tool
che consentisse di generare in automatico 1-2-3-4 assi
con un numero di microfoni a scelta tra le sequenze
della norma e fosse in grado inoltre di calcolare
automaticamente il DL2(5m) DL2(20m) e DL2(oltre 20m),
senza costringerci a farlo in post processing con Excel,
sarebbe veramente utile. Infatti ormai è sempre
necessaria l'analisi d'impatto ambientale predittiva per
nuovi ambienti secondo EN ISO 11690-3 e EN ISO 14257 da
inserire negli organi di controllo.
E' una feature del tutto nuova, penso si possa
aggiungere senza troppa difficoltà. Occorrerà un nuovo
tool in Ramsete CAD (o una nuova combinazione
tasto+mouse, simile a quella che già adesso disegna
automaticamente una griglia di recettori).
Quando una sorgente è posta
dietro una o più superfici dichiarate obstructing,
l'energia sonora che esce dalle superfici di
tamponamento si comporta come se fosse irradiata da una
sorgente di area?
No, continua ad essere originata dalla sorgente
puntiforme originale, con relativa divergenza
geometrica, ecc. il raggio "attraversante" viene
attenuato del potere fonoisolante del pannello, gli
eventuali raggi diffratti dai bordi liberi sono
attenuati sulla base della formula di Kurze-Anderson...