RAMSETE : Room Acoustics modeling on PC

F.A.Q. (english version coming soon)


Perchè si chiama Ramsete?
Poichè è stato il primo software di simulazione acustica che ha utilizzato fasci piramidali, abbiamo pensato ad un nome che avesse una vaga attinenza con le piramidi egiziane. Ciononostante, Ramses II non costruì mai alcuna piramide...

Ramsete può essere usato anche all'aperto?
Sì, ma con tutte le precauzioni del caso; infatti Ramsete è nato come programma per interni e non tiene conto di effetti che, mentre all'interno sono del tutto trascurabili, all'esterno non lo sono affatto. Tali effetti includono effetto radente, gradiente termico, direzione del vento ecc.

Qual è il margine di errore di Ramsete nella valutazione della propagazione in ambiente aperto (limitatamente al calcolo di sorgenti e ricevitori posti a distanze di circa 100-150 metri) e considerando il valore globale del livello sonoro espresso in dB(A)?
L'errore cresce fortemente con la distanza.  L'errore è inferiore a 2 dB(A) sino a circa 50 m, poi però cresce notevolmente, soprattutto in caso di propagazione radente su terreno pianeggiante. A 100 m è già dell'ordine dei 4-5 dB(A). Ramsete è sconsigliato per distanze maggiori di 100 m. A tale proposito si può consultare la  pubblicazione dell'ing. Farina n. 140 scaricandola dal sito (http://pcfarina.eng.unipr.it).

Quali sono i parametri internazionali da cambiare?
Bisogna scegliere come lingua l'inglese (Gran Bretagna) e impostare in tal modo come separatore decimale il punto (.) e come separatore di elenco il punto e virgola (;).

Come si fa a stampare una schermata di Ramsete?
Come una schermata di un qualsiasi programma. (Alt+Stamp) per catturare la schermata ed avere l'immagine nella clipboard; a questo punto si può incollare in un qualsiasi programma e stampare.

Quando bisogna dichiarare "obstructing" una parete?
In linea teorica va dichiarata "obstructing" una qualsiasi superficie che si trovi fra una sorgente ed un ascoltatore.

Se una parete non viene dichiarata "obstructing", il programma non calcola la diffrazione attorno ai bordi liberi, nè l'energia che passa "attraverso" la faccia (ridotta per il suo potere fonoisolante).

Quante pareti obstructing si possono interporre tra una sorgente ed un ricevitore ?
Non c'è un limite, se non l'accrescimento del tempo di calcolo.

Come si imposta il calcolo della diffrazione di una barriera?
Ogni volta che una superficie dichiarata "obstructing" presenta un bordo libero viene automaticamente effettuato il calcolo della diffrazione, tenendo conto del minimo cammino possibile. Nella configurazione standard, l'algoritmo tiene conto al massimo di due diffrazioni in successione fra una sorgente ed un ricevitore. È però possibile impostare "diffrazioni infinite", o anche impostare solo un livello di diffrazione o anche zero (nessuna diffrazione viene calcolata)

Che cosa significa superficie "monopermeable"?
Una superficie dichiarata "monopermeable" ha caratteristiche simili a quelle di una "obstructing", ma solo per l'onda diretta che la attraversa. Ciò significa che se si disegna una scatola composta da pareti "monopermeable" con dentro una sorgente, tutti i raggi emessi dalla sorgente verranno decrementati del potere fonoisolante proprio del materiale, ma invece di continuare a rimbalzare all'interno della scatola, i raggi usciranno senza più rientrarci.

Quanti ascoltatori bisogna inserire nella geometria per avere una mappatura corretta?
Per ottenere una mappatura corretta bisogna tenere conto che gli unici valori "veri" che il software mappa sono quelli in cui è presente un ricettore. Tutti gli altri sono ottenuti per interpolazione e quindi variando il metodo di interpolazione può variare anche la mappa. L'abilità sta quindi nel saper correttamente disporre gli ascoltatori nello spazio. La pratica suggerisce di predisporre un reticolo con passo costante aggiungendo qualche ascoltatore in prossimità di situazioni di discontinuità (p. es. barriere) e alla sorgente (in modo che non si creino dei falsi minimi fra la sorgente e l'ascoltatore più vicino). In campo completamente diffuso, invece, la densità di ascoltatori può progressivamente calare con la distanza dalla sorgente.

Con quale grado di precisione bisogna introdurre la geometria?
Viste le lunghezze d'onda in gioco in campo audio non conviene certamente introdurre particolari come la maniglia di una porta o gli intarsi di un capitello; tali dettagli servono solo ad appesantire il modello aumentando a dismisura il numero di superfici della geometria 3D. L'aumento del numero delle facce ovviamente si ripercuote sul tempo di calcolo. Inoltre bisogna tenere presente che la precisione del modello geometrico contribuisce sì all'accuratezza dei risultati ma solo se il numero di piramidi lanciate è così elevato che la divergenza geometrica al momento dell'impatto produce una sezione del fascio inferiore alle facce più piccole disegnate; altrimenti il tracciatore non si accorge dell'esistenza di facce tanto piccole e tale dettaglio non viene calcolato.

Come si fa a simulare l'isolamento di pareti multistrato?
Se il materiale è lo stesso su tutte e due le facce della parete basta attribuire al materiale il potere fonoassorbente del materiale esterno e come potere fonoisolante il potere fonoisolante complessivo di tutti gli strati. Infine è necessario dichiarare questa parete "obstructing". Se la parete composta presenta invece sulle due facce materiali diversi bisognerà, oltre ad aver disegnato la parete come già detto, disegnarne una parallela a 10 cm di distanza nel materiale di finitura della seconda faccia. Tale seconda parete non deve essere dichiarata "obstructing" e quindi non ha importanza il potere fonoisolante attribuitole nel Material Manager.

Che differenza c'è fra α ramsete ed α sabine?
Ramsete, come la gran parte dei programmi di tipo "ray tracing", richiede in ingresso i valori "veri" del coefficiente di assorbimento, non i valori "di Sabine". I valori veri sono in generale più bassi di quelli di Sabine, ovvero i primi non superano mai uno, mentre i secondi sì. Questo è stato inizialmente studiato dall'ing. Olliaro del Politecnico di Torino (mi pare nel 1996), ed in seguito da un gruppo di ricercatori inglesi (Steve Dance e colleghi), che hanno recentemente pubblicato una serie di tre articoli su Applied Acoustics. In sostanza, è risultato che i programmi basati sull'acustica geometrica richiedono in ingresso i coeff. di assorbimento di Millington, non di Sabine. A seguito della pubblicazione di tali studi, ho introdotto in Ramsete la conversione automatica fra valori di Alpha Sabine e valori di Alpha Millington. Quindi, se avete i valori di Alpha Sabine tratti da una prova ISO 354, li introducete nella maschera apposita di Material manager, e tali valori vengono automaticamente convertiti (ridotti) nei corrispondenti valori di Alpha Millington. Se viceversa avete dei valori di Alpha "vero", ad esempio da misure con la tecnica intensimetrica (o in subordine con il tubo di Kundt), allora vanno introdotti nella maschera di "Alpha Ramsete", ed essi verranno automaticamente trasformati nei corrispondenti valori di Alpha Sabine.

Che cosa è il parametro δ?
Il parametro δ è il coefficiente di "scattering", definito dalla nuova norma ISO sviluppata da Vorlander e Rindell. Si veda l'articolo di Vorlander e Mommertz su Acustica di Dicembre 2000. Sullo stesso volume c'è anche un mio articolo, che spiega dettagliatamente come il coefficiente di scattering è stato introdotto in Ramsete. In sostanza, è il rapporto fra energia riflessa in direzione non speculare e l'energia riflessa totale. Per superfici lisce normali (intonaco, cemento, pavimento, etc.) il valore standard 0.1 va bene. Per superfici più "mosse", si possono avere valori più elevati (sino a 0.5). Valori maggiori di 0.5 possono essere ottenuti solo con speciali pannelli diffondenti, usati negli studi di registrazione o nei teatri, nel qual caso i valori del coefficiente di scattering vengono normalmente forniti dal costruttore dei pannelli.

Come si fa a "tarare il modello"?
La taratura del modello è forse la parte più difficile e delicata del programma in quanto implica conoscenze di base che vanno dalla metodologia di misura del locale reale alla corretta scelta dei materiali nel data base di Ramsete (o alla reperibilità di certificati di prova) alla corretta interpretazione dei risultati elaborati dal software. Non ultimo l'aver disegnato correttamente la geometria con il giusto compromesso fra numero di facce ed accuratezza del modello 3d inserito. Normalmente per la taratura del modello può occorrere fino al 90% del tempo dell'intero lavoro. Purtroppo, soprattutto nella fase iniziale e ancora di più le prime volte che si usa il programma, la precisione dei risultati dipende quasi totalmente dai dati in ingresso (geometria, sorgente, materiali....) e l'errore che si può commettere è di gran lunga superiore all'accuratezza del programma. Con l'esperienza si riusciranno ad ottenere ottime convergenze con i casi reali utilizzando quasi sempre i materiali di default e senza essere costretti ad inventare materiali con coefficienti di assorbimento tali per cui il tempo di riverberazione misurato risulti uguale a quello calcolato. Questa forzatura, per quanto possibile, va evitata.

Quali sono i valori corretti di alfa e beta?
La taratura di Alfa e Beta è una strana storia, la domanda ci è stata fatta più volte. Precisiamo due fatti:
a) lanciando molte piramidi, allorchè il tempo critico ecceda la lunghezza della risposta all'impulso, non c'è più alcuna correzione della coda da fare, e quindi Alfa e Beta sono ininfluenti. Con i computer veloci di oggi, capitano sovente casi semplici nei quali si possono lanciare 64.000 piramidi in poche decine di secondi, ed il problema è risolto;
b) se l'ambiente non ha forme strane o geometrie complesse, ma la solita, classica sala o aula o teatro, allora l'ambiente è Sabiniano, e quindi Alfa vale 2 e Beta 0.1, e non c'è un reale bisogno di taratura.

Se non siamo in nessuno dei due casi suddetti, allora vale la pena di fare la taratura di Alfa e Beta. Ad esempio potremmo essere in un ambiente industriale basso e vasto, con ostacoli "obstructing" qua e là. Il trucco è il seguente: siccome al crescere del numero di piramidi si ottiene una risposta indipendente da Alfa e Beta, occorre fare due simulazioni, utilizzando un'unica sorgente ed un ridotto numero di recettori (così il calcolo è veloce), una con molte piramidi (ad esempio 64000) e l'altra con il numero di piramidi che si intende poi utilizzare nelle simulazioni normali (quelle con molte sorgenti e ricevitori, che dunque non possono essere fatte con 64000 piramidi) - ad esempio 2048. Fatte queste due simulazioni (con nomi diversi, ovviamente), si apre AlfaBeta Optimizer, si caricano i risultati delle due simulazioni, e si "editano" a mano i valori di Alfa e Beta finchè le due curve (rossa e blu) non sono sovrapposte. Non bisogna preoccuparsi di quello che accade nella parte troppo tardiva della coda sonora (che tanto con poche piramidi è sempre incerta), occorre invece ottimizzare l'aderenza delle due curve nella parte più importante della risposta all'impulso, cioè nei primi 20 - 25 dB di decadimento.

Quante piramidi bisogna sparare per ottenere un risultato affidabile?
Solo pochi anni fa con la limitata potenza di calcolo dei computer, si doveva far ricorso ad espedienti quali la taratura di alfa e beta ora descritta. Oggi come oggi si può lavorare fin dall'inizio con un livello 7 o 8 senza per questo essere costretti ad attese di più di un minuto. se questo accade o si è in presenza di casi particolari o si è ecceduto nell'accuratezza della geometria o si è commesso qualche errore.

Si può mappare su piani diversi dal piano orizzontale?
Sì, anche su quello verticale e laterale, ma ovviamente anche gli ascoltatori devono essere disposti di conseguenza.

Dovendo verificare l'attenuazione complessiva di una cabina insonorizzata che presenta aperture di ingresso ed uscita del materiale, qual è la dimensione minima della cabina che posso utilizzare affinchè i calcoli siano attendibili?

Non esiste una dimensione minima, ma bisogna tener presente che per cabine piccole, è il concetto di "potere fonoisolante" che va in crisi. Ad esso si deve sostituire il concetto di "perdita di inserzione", che non è altrettanto facilmente determinabile (in quanto, per un certo tipo di pannello, dipende anche da forma e dimensioni della cabina). Se il corretto valore della perdita di inserzione viene assegnata come "R", il calcolo è corretto anche per cabine molto piccole.

Dovendo valutare gli effetti della diffrazione, quanti bordi di strutture geometriche considera Ramsete nel calcolo?
Il numero massimo di diffrazioni successive standard è due, questo numero può essere impostato anche a 0, 1 o infinito.

Sarebbe utile avere nella finestra del Ray Path anche il calcolo del tempo di ritardo tra onda sonora diretta e successive.

Tale parametro, denominato ITDG, veniva calcolato nelle versioni precedenti di Ramsete (era persino possibile farne la mappatura). La sua visualizzazione è stata disattivata, poichè la maggior parte degli utenti pareva interpretarlo in modo improprio (allo stesso modo, è stata disattivata la visualizzazione di T60).

Dove posso trovare una spiegazione esaustiva dei vari parametri che il Ramsete View calcola (D, Tbar, C80, C50, Aeq, ....)?
Esistono alcune belle pubblicazioni di Carmine Ianniello sulla Rivista Italiana di Acustica che descrivono questi parametri. In alternativa, può consultare il par. 3.2 della pubblicazione n. 105 del prof. Angelo Farina (sul sito http://pcfarina.eng.unipr.it).

E' normale che Ramsete2 non mappi il T60?
Le "vecchie" versioni di Ramsete visualizzavano il valore di T60, oltre che di T20, T30, etc. La maggior parte degli utenti, tuttavia, si lamentava perchè i valori di T60 non "tornavano" con le misure sperimentali nella stessa sala. La realtà è che non si misura mai T60: secondo la norma ISO 3382/1997, le grandezze "standard" da misurare sono T20 e T30. In conseguenza a ciò, abbiamo rimosso la visualizzazione del parametro T60, che generava solo confusione. Tutti usano solitamente T30 (sia in fase di misura, sia di calcolo), anche se alcuni lo "ribattezzano" impropriamente T60. Se comunque vuole avere accesso ai valori di T60 "veri", essi continuano ad essere salvati nel file che contiene tutti i parametri acustici (quello con estensione .-_A, per intenderci) . E' un normale file ASCII, importabile in Excel, che compendia tutti i risultati del calcolo. Entro tale file, i valori di T60 sono l'ultimo blocco di dati in fondo. Causa uno stupido errore di copia-incolla delle righe di programma, tale blocco è indicato erroneamente come T30 (come il blocco superiore, che contiene davvero T30), mentre invece dovrebbe esserci scritto T60. Continuo a non capire a cosa serva visualizzare i valori di T60, è un parametro privo di alcuna utilità pratica. Mapparlo, poi, non serve proprio a niente, T60 (ed anche T20, T30) sono parametri che non hanno variazione spaziale (se non causata da errorini di calcolo), essi assumono lo stesso valore in tutta la sala...

Nell'utilizzo del Creator BZ è possibile che a fronte di una potenza elettrica di 500 w in Bz7, con tutte le frequenze attive, ottenga Lw di 1.7 dB con una sensitività di 95.5 dB/w/m?
Va chiarito che il modulo "Create Source BZ" è assolutamente obsoleto, verrà rimosso nella prossima release di Ramsete. La gran parte degli utilizzatori, infatti, lo usa del tutto a sproposito. Tale modulo non effettua alcun calcolo, è l'utilizzatore che deve introdurre in esso i valori opportuni di tutti i parametri acustici della sorgente sonora. La potenza elettrica in W non entra in alcun calcolo, uno può scrivere qualunque numero in tale cella, ed il risultato acustico non cambia (è una sorta di documentazione delle caratteristiche della sorgente, come il nome del costruttore, il modello, l'impedenza elettrica e la sensitività). Il calcolo si basa unicamente sui valori di potenza sonora (come è corretto che sia) e di direttività, che debbono venire specificati dall'utente nel caso si utilizzi il modulo Create Source BZ. Io comunque le consiglio di NON utilizzare tale modulo, ed impiegare invece l'ISO3744/46, oppure la nuova opzione di interpolazione delle curve di direttività (Interpolate Polar). In questo secondo caso, occorre comunque specificare poi manualmente i livelli di potenza in ogni banda di ottava. Se essi non sono dichiarati dal costruttore dell'altoparlante, ma si conosce solo per ciascuna banda d'ottava:
- potenza elettrica nominale W in watt
- sensitività S in dB/1W,1m sull'asse
- efficienza in percentuale
- fattore di direttività Q
Occorre operare manualmente il calcolo dei livelli di potenza . La formula è la seguente:
Lw = S - 10logQ +10log(W*/100)
Se anzichè il fattore di direttività Q è nota la direttività D in dB, la formula diventa:
Lw = S - D +10log(W*/100)
Si potrebbe anche pensare di introdurre tale formulino nella mascherina di Ramsete in cui si introducono le curve di direttività, ma essendo la stessa banale, abbiamo preferito lasciare all'utente di calcolare il corretto valore di Lw. Ramsete non ha la pretesa di sostituirsi ad un manuale di acustica, è solo uno strumento per fare la parte pallosa dei calcoli, e si presume che venga usato come ausilio alla progettazione acustica, non come una "black box" che pensa a tutto... Non è un "sistema esperto", ma un software tecnico che va "condotto per mano" da un tecnico acustico. 


Non funziona nel Modulo ISO3744-ISO 3746 la scelta delle superfici di misura: si riesce ad aprire solo il parallelepipedo a 9 e l'emisfera a 10. Saltuariamente (1 volta soltanto anche il parallelepipedo a 5).

A me la tendina funziona correttamente, a parte il fatto che compaiono 2
volte tutte le "entry" della ListBox. Comunque, selezionando le prime in
alto, funzionano tutte 4 (5, 8, 9 e 10). Non funziona se si seleziona la
"seconda volta" cioe' le entry ripeture in basso (ripeto, non so perchè
appaiano ripeture due volte, ma sono le prime quelle buone).

Nella possibilità User posso importare un file fatto da me, ne ho provato a fare uno solo di ricettori (8) ed invece di aprirmelo mi ha aperto la superfice conforme ad 8 (è una coincidenza?) ? Ne ho fatto uno a 4 e va bene. Mi permette poi anche di cambiare i valori di 2a 2b e c. Ne tiene effettivamente conto anche se automaticamente mi ha letto quelli del file ray?
Se il numero di microfoni è pari a 5, 8, 9 o 10, ovviamente il programma
visualizza le geometria standard-ISO per il corrispondente numero di
microfoni. Il caso "user" si applica ad un n. di microfoni DIVERSO da 5, 8,
9 o 10.

Nella maschera info del sound manager ci sono:

a) Power Level, Directivity, Sensitivity, Impedance, Efficiency.

Prima di tutto ignorante in elettroacustica vorrei sapere se mi può spiegare l'uso della Sensibilità, dell'Impedenza elettrica e dell'efficienza % delle casse.Che legame c'è con Lw? A cosa mi possono servire? perchè per tutti i diffusori che ho aperto la Sensitivity è uguale alle differenti frequenze?
Non è Lp a 1 m di fronte se applico solo 1 Watt di potenza? La potenza dei diffusori indicata è al massimo della potenza oppure ai watt ricavabili
dalla Sensibilità? Faccio fatica a capire i Baloon di direttività: vanno da 50 a 0 per 50 si intende semplicemente il massimo di emissione?

a) I "dati di targa" degli altoparlanti sono indicati per compatibilità con i data-base degli altoparlanti di programmi similari (EASE, Modeler), e non hanno alcun effetto sui calcoli. Semplicemente, importando i files dati dei costruttori di altoparlanti, se essi contengono tali dati, Ramsete li visualizza. L'unico dato che Ramsete utilizza è il livello di potenza sonora Lw. Il balloon di direttività contiene valori del fattore di direttività Q, che dovrebbe essere un numero maggiore o minore di 1. Il valore medio su tutta la sfera è sempre 1. Non è limitato superiormente, sicuramente possono esistere (in teoria) valori di Q maggiori di 50, anche se a me non sono mai capitati.

b)Ho provato a usare l'emisfera (r=1m)a 10 punti e  ottengo immettento 80 dB in tutti i punti un Lw di 88 dB. Così come ottenibile dalla ISO 3744. La direttività invece in ogni punto per la ISO 3744 è Q=1 con indice D=0.
Ramsete mi indica invece una Directivity ad ogni frequenza (Q?)=1.34. Prima di tutto cosa si intende? per che gradi, la direzione principale di emissione (qual'è?). Nella finestra Directivity Data c'è tabella con angoli
da 0° a 350° (piano xy con lo zero asse x ed il 90 asse y) in colonna ed angoli da 0° a 170° in righe (l'asse z corrisponde ai 90°) ed ho notato che per ogni banda Directivity è Q nell'angolo di massima emissione per quella banda. Comunque questa differenza di 0.34 fa parte del diverso modo di calcolare direttività di Ramsete come indicato nel manuale?
Il problema è però che se uso superficie parallelepipeda e faccio la stessa cosa (r=1m questa volta diventa direttività 1.65 nei punti di massima emissione e 0.2 in altri. La media è più o meno 1. Se aumento il volume
della superficie di misura diventa 1.86 etc...

Nel manuale c'è scritto che usando i dati di direttività di Ramsete e la potenza ISO 3744 i risultati sono corretti. La potenza indicata in info devo quindi ritenere essere quella ISO 3744 e non preoccuparmi di questi dati di direttività differenti alle mie aspettative?

b) Il modulo ISO3746 fornisce valori di Lw esattamente conformi alle prescrizioni ISO. I valori di direttività vengono poi aggiustati in modo che, nei punti di misura, torni corretto il valore del livello di pressione sonora misurato. ciò causa sovente valori "strani" del fattore di direttività, ma sono quei valori che fanno venire giusto il calcolo in ciascun punto, e pertanto vanno tenuti cosi' come sono.... In sostanza, la direttività viene "stretchata" per rappresentare su una superficie finita l'emissione di una macchina estesa, mentre il modello impiegato è quello
della sorgente puntiforme. Questo richiede di "deformare" il balloon di direttività affinchè nei punti dei microfoni si abbia corrispondenza fra livello misurato e livello calcolato da Ramsete.

Se volessi fare misura a sorgente in un angolo o tra due piani riflettenti e volessi quindi costruirmi una superficie user.
Ho chiesto a Galaverna e mi ha detto che la norma non lo consente e quindi neppure il programma. In realtà io ho riguardato le norme ed al punto 7.2.1. le 7.3.1 le contemplano. Ho provato con il file allegato 2pianirefl. a fare un user .ray con 2a=2 2b=4 e c=2 seguento i punti della figura c7 della iso 3746. Il programma mi riconosce 2a=1 invece che 2 ed in più al momento del calcolo ("ok proceed") mi richiama ancora il parallelepipedeo a 9 punti. In pratica non funziona. E non deve essere solo perchè l'origine è non simmetrica rispetto al piano xy della superficie in quanto questo difetto succede anche con altri user .ray.

Ramsete non considera sorgenti poste contro una parete verticale, perchè in tale condizione è impossibile determinare il balloon di direttività. Si può sì determinare il livello di potenza secondo le norme ISO, ma conoscere
la potenza senza la direttività serve a poco in un programma come Ramsete....

Mi può fare un esempio semplice di utilizzo di superfici monopermeabili?
Si usa una superficie monopermeabile allorchè la sorgente è "grossa" rispetto all'ambiente in cui essa è installata, e conseguentemente, una volta che i raggi sono stati emessi e cominciano a rimbalzare qua e là, essi hanno rilevante probabilità di venire deviati dall'ingombro della sorgente stessa.



Ogni volta che avvio il software mi chiede di abilitare la chiave hardware.

Quale software? Ramsete è composto di 6 eseguibili diversi: Source manager, material manager, ramsete cad, ramsete Tracer, Ransete View, Audio converter. Inoltre, non mi pare che alcuno di questi programmi chieda di abilitare la chiave. Essi semplicemente cercano una chiave già abilitata, e, se non la trovano, dicono qualcosa tipo "Maybe You forgot the dongle. Do You want to retry? Yes/No" or "Hey! You forgot to connect the dongle! Abort/Retry/Ignore". Questi messaggi indicano che la chiave hardware (dongle) o non è fisicamente inserita nella porta USB (o nella parallela, se avete ancora una di quelle vecchie), oppure che i relativi drivers di sistema non sono installati...

 

Quando lancio l'applicativo 'Material Manager' è avendo anche cambiato le impostazioni internazioni è non mi compare alcun materiale è mi sembrava di aver capito dalla lettura del manuale che ci fossero dei materiali già inseriti - e comunque non riesco a capire come poter inserire altri nuovi materiali.

Il programma Material manager cerca anch'esso la chiave hardware. Se non la trova, dice anzitutto: "Hey! You forgot to connect the dongle! Abort/Retry/Ignore". Se uno dà "ignore", allora lui dice "Sorry, Your program is not properly registered! Please fill the User= and Reg= lines at the beginning of the ramsete.ini file". Questo messaggio è per gli utenti di Ramsete 1.0, che non erano in possesso di chiavi programmabili, ma avevano chiavi (nere) prive della personalizzazione con nome utente registrato entro la chiave stessa. In tale caso, era necessario che il programma venisse "registrato", inserendo username e codice di registrazione nelle prime due righe di ramsete.ini. Con le chiavi hardware nuovo tipo (bianche, o USB), invece, la registrazione dell'utente viene fatta direttamente dalla Spectra, programmando la chiave hardware tramite l'apposito programmino chiamato Dongle Manager. Esso consente di "bruciare" la memoria della chiave hardware, incidendo permanentemente nella stessa il nome utente ed il suo codice di registrazione. Questa operazione va fatta solo una volta,  quando la chiave è nuova (vergine). Una volta programmata, non c'è bisogno di farla mai piu'....
Il programma Dongle manager, comuqnue, puo' essere usato per verificare che la chiave funzioni e sia già stata correttamente programmata.
Se, lanciandolo, appare nella prima riga il vostro nome/cognome, allora la chiave è già programmata. Se non appare, allora o la chiave non è programmata, oppure i drivers della chiave non sono installati correttamente....
Superato il problema di riconoscimento della chiave, vedrete che Material manager si apre senza alcun messaggio di errore.
Poi, clickando sul bottone indicato come "load materials", viene aperto il file di testo ramsete.mat, che contiene la lista di materiali predefiniti, e che è possibile personalizzare usando Material Manager (o anche un normale editor di testi, visto che tutti i files di Ramsete sono normali files ASCII non criptati). Se cosi' facendo compare un messaggio di errore, oppure la lista dei materiali è vuota, puo' darsi che abbiate per errore cancellato o rovinato il file ramsete.mat dalla directory di ramsete. Controllate nella directory di ramsete, e provate ad aprirlo con il Notepad (Blocco Note nei Windows italiani).
Se compare qualcosa come qui sotto (notare l'uso dei punti e delle virgole), allora il file è a posto:
  0  Nessuno                                                          ,    0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000
  1  intonaco calce (s.r.)                                            ,    0.030 0.060 0.060 0.060 0.060 0.070 0.090 0.140 0.230 0.280
  2  intonaco ruvido                                                  ,    0.010 0.010 0.020 0.030 0.040 0.050 0.040 0.030 0.020 0.020
Altrimenti, dovete rimetterne uno a posto nella directory di ramsete. Potete trovare il file ramsete.mat originale dentro il file CAB di installazione di Ramsete, oppure potete scaricarlo dal sito di Ramsete:
HTTP://www.ramsete.com/Public/Ramsete/Italian_MAT

 

Alcune volte anche dopo avere inserito la password nel lancio di alcuni applicativi è Source Manager ecc. è mi chiede di abilitare la chiave.

Non capisco dove cavolo inseriate la password. Non c'è alcuna password da inserire, se non durante l'installazione dell'EXE autoscompattante, quando lo si scarica dal sito www.ramsete.com. Se Source Manager non vede la chiave, darà il solito messaggio di errore del tipo "Hey! You forgot to connect the dongle! Abort/retry/Ignore". In nessun caso viene mai chiesto di fornire una password, né di abilitare la chiave... La chiave avrebbe già dovuto essere abilitata dalla Spectra, la prima volta, oppure la dovevate abiliatre Voi (nel qual caso, la Spectra avrebbe dovuto comunicarvi username e n. di attivazione, per poter progranmare voi la chiave con il programma Dongle Manager).

Alla base di tutto, comunque, a me sembra che non abbiate installato correttamente i drivers per la vostra chiave hardware.
Il programma di installazione dei drivers avrebbe dovuto esservi stato fornito assieme alla chiave stessa. Comunque, lo potete scaricare dal sito di ramsete:
http://www.ramsete.com/Ramsete/smartkeydrv.htm
Ovviamente, installate il driver corrispondente alla vs. chiave (parallela o USB) ed al vostro sistema operativo.

Ripartendo da zero, la corretta procedura di installazione avrebbe dovuto essere:
1) Si installano i drivers della chiave hardware
2) Si inserisce la chiave e si aspetta che essa venga riconosciuta dai drivers (compare il messaggio "il nuovo hardware è installato e funzionante")
3) Si installa Ramsete
4) Si prova ad aprire il Dongle Manager: se compare il vs. nome, la chiave è già programmata. Se non compare, occorre inserire nome, codice di attivazione, specificare la corretta versione di ramsete (Lite, 1.xx, 2.xx), e procedere con l'attivazione.
Se aprendo il Dongle Manager compare la scritta "demo", grigia e non editabile, vuol dire che la chiave non viene riconsociuta dal sistema. O i drivers non sono installati, oppure la chiave non è inserita correttamente, o infine è difettosa.
5) A questo punto conviene settare, una volta per tutte, i parametri internazionali. Anzichè cambiare solamente la virgola con il punto decimale, si consiglia di settare tutta la macchina con le impostazioni generale "Inglese - Gran Bretagna".
6) si possono finalmente eseguire i programmi del pacchetto ramsete, che dovrebbero a questo punto partire senza piu' lamentarsi della mancanza della chiave hardware...

Mi faccia sapere se le indicazioni suddette le hanno consentito di risolvere il problema, e se, come immagino, esso fosse in realtà causato dal mancato riconoscimento della chiave hardware....
Saluti

 

 

Purtroppo però mi scontro con un problema che pare insormontabile, e cioè non funziona il collegamento con il mio Surfer v. 8.02.

Run-time error '-2147024893 (80070003)'
Automation error

 

Non funziona no!
L'attuale versione di Ramsete (2.1) è tuttora compatibile solo con le versioni Surfer sino alla 7.03. La versione 8.xx di Surfer è uscita DOPO la release di Ramsete 2.1, e poichè la Golden Software ha eliminato l'interfaccia DDE (considerata ormai obsoleta) preferendo al suo posto l'interfaccia COM, detta anche Automation (considerata piu' moderna dalla microsoft), Ramsete non riesce ad utilizzarlo...
Vi consiglio pertanto di installare una copia del "vecchio" Surfer 7, che funziona senza problemi con Ramsete. Mi risulta che non ci siano problemi a far convivere due installazioni di Surfer (7 ed 8) sulla stessa macchina, purchè vengano fatte in directory diverse. Non so se è meglio installare prima la 7 e poi la 8, o viceversa...
Alla peggio, lasciate installato solo Surfer 7 (io ho Surfer 8, ma ancora non ho capito cosa faccia "in piu'" di Surfer 7 - secondo me, niente!), come faccio io sulla mia macchina "da lavoro" - per analoghi motivi, pur avendoli, io NON uso Office 2003, Autocad 2005, WindowsXP SP2, etc.. Invece uso Office 2000, Autocad 2000 e Windows 2000 professionale, e verifico ogni giorno che vanno meglio delle versioni piu' recenti....
Analogamente, pur avendo le ultime release del compilatore microsoft, I continuo ad usare Visual Studio v. 6.0, che secondo me aveva toccato l'apice di stabilità e performance, cosa che non si puo' dire certo delle successive versione di Visual Studio .NET....

La prossima release di Ramsete (2.2, prevista per il 1 gennaio 2005) risolverà comunque questo problema, pilotando correttamente anche Surfer 8 tramite il nuovo protocollo di interfaccia.
Non capisco però una cosa. Surfer 8 lo avevate già per conto vostro, o ve lo ha venduto la Spectra assieme a Ramsete ???
Loro sanno benissimo che Surfer 8 non è piu' compatibile con Ramsete, avrebbero dovuto vendervi un Surfer 7.....
O vendervi un Surfer 8 e darvi assieme una copia di Surfer 7....
Se invece Surfer lo avete preso separatamente per conto vostro, allora è chiaro che la Spectra non ha responsabilità per il casino successo.

 

 

 

Si osserva che, impostando nel calcolo il parametro history differente da 0, il livello diretto Ldir è influenzato dalla presenza di superfici; nell'esempio allegato è riportato il calcolo in presenza ed in assenza di una superficie (rispettivamente cbeness-03-4.ray e cbeness-03-5.ray); come viene calcolato nei due casi Ldir? ( i livelli Ldir per i ricettori 2 e 3 in presenza della superficie sono stranamente coincidenti); il calcolo del livello diretto Ldir ha senso solo con parametro history pari a 0?

Che senso ha History =0? I raggi non vengono tracciati proprio!
History dovrebbe sempre stare a -1 (cioè infinito), in modo che i raggi vengano seguiti per tutta la loro storia...
Dopodichè. si regola la lunghezza del tracciamento delimitando la lunghezza delle risposte all'impulso da calcolare, che deve essere pari alla massima corsa che si vuol lasciare fare ai raggi...
Bisogna anche scegliere una risoluzione temporale ragionevole, se si vuole separare correttamente il suono diretto dalla prima riflessione. Se la superficie è vicina, il suono riflesso arriverà con un ritardo di soli 2-3 ms dal suono diretto. Per separarli, debbo usare delle classi temporali di 1ms. Se imposto dellle classi di 10ms, allora è chiaro che nella prima di esse si accumulerà sia l'energia del suono diretto, sia quella della prima riflessione...

Come viene calcolato il Rasti?

Il Rasti viene calcolato dalla matrice dei valori di MTF (Modulation Transfer Function). Ciascun valore di MTF viene a sua volta calcolato come prodotto di due fattori. Il primo fattore è calcolato dalla risposta all'impulso, secondo il metodo di Schroeder, ed il secondo dal rapporto S/N (segnale-rumore), semprechè uno abbia inserito tali informazioni. Se uno invece ha clickato "ignore", il rumore di fondo viene ignorato e resta solo il primo fattore. Il passaggio dalla matrice di MTF al valore di STI complessivo (o di RASTI, che è lo stesso, usando solo le 2 frequenze di 500 e 2000 hz, anzichè tutte - Il RASTi fa schifo, non lo si usa piu' da anni) è descritto nella norma IEC che allego.
Potete anche guardare i miei ultimi articoli sulla misura di STI con metodo combinato (risposta all'impulso + rumore di fondo), che sono scaricabili dal mio sito internet.

 

 

Ho creato tramite Source Manager una sorgente secondo la ISO 3744.Dopodichè l'ho inserita nel disegno del progetto in Ramsete CAD. Innanzitutto, che cosa significano le coordinate di target che vengono richieste nella fase di inserimento della sorgente nel progetto? In secondo luogo, come viene orientata di default la sorgente all'atto dell'inserimento. E' sufficiente l'inserimento nel progetto per effettuare la simulazione,  oppure la sorgente deve essere in seguito in qualche modo attivata  tramite altri moduli di Ramsete? Mi riferisco nello specifico al  comando "attach source geometry" nel menu file di souce manager di cui non mi è chairoa la funzione.

 

Quando si crea una sorgente con Source manager, si usa un riferimento geometrico "locale" della sorgente, chiaramente indicato nelle figurine che rappresentano la geometria dei microfoni impiegati per la misura dei livelli di pressione sonora (in caso di misura su una superficice definita dall'utente, è l'utente che gestisce la posizione di ciascun microfono).
In questo modo, si definisce l'"asse principale" della sorgente, che è l'asse X della sorgente stessa.
Quando si va ad inserire la sorgente in ramsete cAD, la si orienta facendola puntare verso il target point. In questo modo l'asse X della sorgente viene orientato correttamente. Volendo avere un feedback visivo del corretto orientamento, si puo disegnare la reale sagoma della sorgente con ramsete CAD, importarla in Ramsete View con il famoso comando "attach source geometry", ed in questo modo dentro il file SPK si crea anche una figurina 3D della sorgente.
Quando essa viene inserita in un nuovo disegno di ramsete CAD, essa appare non solo come quadratino con lettera, ma compare la sua forma vera e propria, e si può cosi' verificare che essa sia orientata correttamente.
Bisogna pero' fare attenzione, quando si disegna la geometria della sorgente, prima di attaccarla al file SPK, a dichiarare "monopermeable" le superfici che compongono la sagoma della sorgente stessa, in modo che essa "lasci scappare fuori" i raggi generati nel suo centro acustico....

 

 

Il target point  che viene richiesto quando si inserisce una sorgente in Ramsete CAD,  se ho ben compreso serve solo per indicare la direzione di  orientamento della sorgente stessa. Quindi, l'importante è la  direzione e non il punto esatto di target point. E' corretto?

Si

Vorrei costruire una sorgente con ISO 3744, ma con una disposizione dei microfoni scelta dall'utente. In questo caso per costruire la  geometria USER occorre creare un file in Ramsete CAD. Ora, è  sufficiente che questo file contenga la disposizione dei microfoni  (usando il tool Receiver di CAD) con corretto orientamento rispetto  agli assi, oppure devo inserire una box, magari dichiarando nessun  materiale nella sua costruzione e sui suoi spigoli inserire i  receiver?

Basta mettere i microfoni, e la sorgente al centro, ovviamente....
Il piano riflettente a quota Z=0 è "intrinseco", non occorre disegnarlo...
Se poi uno vuole, puo' anche disgenare la sorgente, cosi' poi la si vede quando la si inserisce in un disegno. Ma, in questo caso, bisogna disegnarla davveri come è fatta, ed assegnare i corretti materiali di cui è fatta, ed infine occorre dichiararla "monopermeable", cosi' i raggi possono uscire...

 
 Ancora,l'orientamento degli assi così come appare in Ramsete CAD,  immagino sia lo stesso che compare nel reticolo di costruzione della  sorgente secondo ISO 3744 in Source manager. E' corretto?

Ovviamente si, come le avevo già scritto l'asse X diventa l'asse "principale" della sorgente.

 
 Domanda collaterale e forse stupida: le dimensioni del reticolo dei  microfoni (2a, 2b, c) sono definite dalle distanze a cui sono state  fatte le misure e non si riferiscono alle dimensioni fisiche della
 sorgente. E' corretto?

Si, definiscono la cosiddetta "superficie di inviluppo", come indicato chiaramente nel testo della ISO 3746.

 
 Che cosa si intende per "test room volume" sempre nella finestra di  creazione della sorgente secondo ISO 3744? E' forse il volume dell'ambiente dove sono state eseguite le misure  fonometriche?

Ovviamente Si. Serve, assieme al tempo di riverbero, per il calcolo del fattore di correzione ambientale K2 della ISO 3746.

 
 Una volta creata la sorgente, per darle una figura geometrica nello  spazio utilizzerà il comando "attach source geometry".
 Tuttavia, immagino che questa forma dovrà essere fatta di "nessun  materiale", per evitare che modifichi la natura stessa della sorgente.  E' corretto?

No. Dopo che i raggi sono usciti, la sagoma della sorgente diventa un ostacolo come un altro, quindi deve avere assegnate le sue "vere" proprietà acustiche.

 L'utilizzo invece di un  qualsiasi materiale definendolo però monopermeabile è una scelta  equivalente?
Si deve usare il materiale vero, e si deve SEMPRE dichiararla monopermeable, se no i raggi non possono uscire....

 Infine, mi conferma che tale figura deve essere creata intorno al  centro degli assi di riferimento (a differenza del reticolo dei  microfoni, per il quale il centro degli assi coincide con uno  spigolo)?
Non esiste alcun legame. La forma della sorgente puo' essere qualsiasi, e l'entità SOURCE che uno ha introdotto nel disegno di ramsete CAD non deve necessariamente trovarsi al centro della geometria delle sorgente. Non capisco poi il riferimento al reticolo di microfoni. Anche per essi, la posizione della sorgente puo' essere qualsiasi, non necessariamente al centro della loro distribuzione spaziale. Uno disegna le cose come sono, e poi il programma agisce di conseguenza....
 
 Nel progetto di capannone che ho creato con ramsete CAD, in  particolare mi interessa valutare l'impatto di due macchine poste nel  capannone sulla zona uffici, posta in un angolo del capannone stesso.  A questo scopo, è corretto aver definito le pareti, finestre e  soffitto della zona uffici come "obstructing"? Se non ho capito male,  qualora non si dia questa definizione, il raggio sonoro attraversa la  parete senza tener conto del suo fonoisolamento. E' corretto?

No.
Se metto delle sorgenti dentro una scatola (l'ufficio, in questo caso), i raggi sonori non escono mai dalla stessa. A meno che la dichiari monopermeable, nel qual caso i raggi escono subito, al primo impatto, e non rientrano mai piu'....
Il caso che vuol studiare è alquanto compelsso, è quello di una "scatola nella scatola". La sorgente si trova nella scatola esterna (il capannone), ma interesa anche conoscere i livelli nella scatola interna (l'ufficio).
In realtà, entro la scatola interna (ufficio) si sviluppa anche li' un fenomeno di riverberazione, per cui non è sufficiente dichiarare obstructing le pareti di tale scatola interna (se non le dichiaro obstructing, ovviamente non entra niente, i raggi restano fuori).
Dichiarando obstructing le pareti della scatola (che ovviamente debbono essere assegnate ad un materiale dotato di valori non nulli del potere fonoisolante, se no ancora una volta non entra niente), i microfoni posti all'interno verranno a  ricevere il suono che c'è all'esterno, sottratto il valore del potere fonoisolante stesso.
Poichè però il riverbero entro il locale porta ad un incremento del livello sonoro interno, operando come sopra si troverà un valore sottostimato del livello sonoro entro la scatola interna.
Per ottenere il valore giusto, occorre "taroccare" i valori del potere fonoisolante assegnati alk materile di cui sono costituite le pareti della scatola interna, che debbono essere ridotti per tener conto dell'incremento di livello sonoro prodotto dal riverbero interno. In sostanza, anzichè usare i valori del potere fonoisolante R, si debbono in questo caso usare i valori dell'isolamento acustico D. Il legame teorico fra R e D è il seguente:
D = R - 10*log(S/A) ove S è la superficie delle pareti della scatola interna, ed A sono le unità assorbenti dell'ambiente interno (A=0.16*V/T).
Per determinare T, e quindi A, si deve fare anzitutto una simulazione dell'ambiente interno (oppure usare la formula di Sabine). Si calcola poi, a ciascuna frequenza, il valore del termine 10*log(S/A), e si sottrae questo valore dal valore di R del materiale....
 
 Le prime prove che ho eseguito mi lasciano perplesso in quanto  entro gli uffici che ho "circondato" con intonaco liscio obstructing,  mi viene previsto un Leq di 0 dB. Con geometrie più semplici questo  non avviene (esempio: una sorgente dentro una scatola ad U). Come è  possibile questo errore (mio ovviamente)?Il materiale impiegato aveva valori di R non nulli ???

 Ammetto che non ho approfondito le basi teoriche della simulazione.  Tuttavia, l'impressione è che con pareti obstructing dopo un certo  numero di riflessioni/diffrazioni, il raggio viene completamente  azzerato, mentre se uso le pareti non obstructing è come se non ci  fossero, ovvero il raggio non si attenua affatto. Potrebbe essere una
 soluzione definere le pareti degli uffici come monopermeabili?
No. Se no i raggi entrano la prima volta, e poi non escono piu'... Le superfici monopermeabili sono per le sorgenti... Comunque, se mi dice che con le superfici non obstructing i raggi non vengono attenuati, a me pare che lei stia usando una versione "vecchia" di Ramsete. Nell'ultima versione, se le superfici non sono obstructing, non passsa un bel niente....
Aggiorni la sua installazione di ramsete con i moduli disponibili su:
http://www.ramsete.com/Ramsete/downloadbeta.htm

 

 

 

se costruisco una parete e  sopra ci pongo una vetrata o una porta con l'opportuno comando di  Ramsete CAD, il programma "ritaglia"parte della parete e la sostituisce col materiale della vetrata/porta.
Mi conferma? Il dubbio è che si sovrapponga la parete alla finestra su di esso  disegnata.

 

Confermo. L'esistenza delle entità porta o finestra serve proprio per evitare che gli utenti "schiaffino sopra" tali oggetti su una parete, facendo in modo che nella zona di sovrapposizione ci siano DUE pareti. Con le entità porta o finestra, invece, il programma ne trova sempre e solo una.
E' un grosso problema se uno disegna due superfici una sopra l'altra, c'è il rischio che il programma si impasti con un "errore spigolo" quando un raggio colpiusce tale anomalia...

 

Ho appena riformattato il mio pc e dopo avere installato Ramsete, scaricato da internet, pur avendo inserito la chiave N' 57 (nera) ed avere installato il driver HLDR V32.exe, non riesco a fare funzionare il programma. Commetto qualche errore nell'installazione?
Vorrei sapere se Ramsete funziona meglio su windows 98 o su XP, e se con la chiave in mio possesso devo utilizzare una specifica versione per non avere problemi.
Vorrei conoscere, se possibile, la giusta sequenza di procedure per installare correttamente il programma in modo da poterlo memorizzare e poterlo seguire quando si verificano problemi al pc che comportino la riformattazione della macchina.

 

Ovviamente va molto meglio sotto XP.
perchè la chiave venga vista, occorre installare l'apposito driver, che si scarica dal sito www.ramsete.com:
http://www.ramsete.com/Ramsete/32bitdrv.htm
Comunque da quello che scrive il driver è stato installato correttamente...
L'altra cosa che serve è inserire nelle prime due linee del file Ramsete.ini gli appositi dati di registrazione:
User=
Reg=
Comunque, con XP non succedono MAI problemi che comportino la riformattazione della macchina....

 

Ho visitato il sito del CLF spero che possa diventare uno standard dato che in quel modo sono visualizzabili anche in maniera organica tutti i dati del diffusore. Mi sembra un' invenzione intelligente. Spero possa diventare a breve compatibile anche con il vs. Software.

P.S. Sbaglio ho ho sentito parlare di sorgenti lineari? Sarà una funzione
che sulla versione lite immagino non sia prevista. Spero di  sbagliarmi cmq grazie per il tempo dedicatomi

Si, stiamo lavorando sul supporto ai files CLF, che spero di rilasciare in tempi molto brevi (Pasqua).
Le sorgenti lineari servono per il calcolo in esterni del rumore di strade e ferrovie. Non hanno niente a che vedere con i "line arrays" di altoparlanti, che tuttavia sono in realtà costituiti da una file di sorgenti puntiformi, e come tali possono venire simulati in Ramsete. Va però precisato che la simulazione risulta corretta solo se si chiede a Ramsete di calcolare la risposta all'impulso in pressione, non quella energetica. Occorre pertanto, al termine del calcolo, convertire i risultati in formato WAV, usando il modulo Audio Converter. Solo la risposta all'impulso in pressione tiene infatti conto correttamente dell'interferenza fra numerosi altoparlanti vicini, alimentati con lo stesso segnale....
Ramsete consente inoltre di studiare anche l'effetto degli algoritmi di "steering" elettronico del fascio di un line array, imponendo opportuni ritardi e guadagni ai segnali emessi dai singoli altoparlanti. Occorre effettuare una simulazione con "save separate sources" attvato, ed anche con "save hits" impostato almeno a 3, meglio a 5. Dopodichè, si effettua la somma fra i risultati impegando il modulo "file - Add sources" di Ramsete View, che consnete di impostare, per ogni sorgente, ritrado e guadagno.

 

 

Esiste versione demo???
Purtroppo non esiste (ancora) una versione "demo" di ramsete con cui potersi esercitare a casa. Il software che si scarica è quello per gli utenti in possesso della chiave hardware,, all'interno della quale è momorizzato il nome utente ed il relativo codice di attivazione. Senza chiave hardware, il programma non si installa nemmeno!
Abbiamo in programma di realizzare una versione "demo", ma ci siamo a dietro da alcuni mesi senza arrivarci in fondo....
Penso quindi ci vorranno almeno altri 2-3 mesi prima che sul sito del Ramsete la versione "demo" risulti disponibile....

 

Prima questione: Se non ho capito male dal manuale, diversamente dalla norma EN 60268, la quale prevede che il valore finale dello STI sia effettuata come somma pesata dei vari MTI, con coefficienti di pesatura dipendenti dal tipo di voce (maschile o femminile), Ramsete calcola il valore dello STI per bande di frequenza.
ciò che non è ben chiaro è
-         se effettivamente la corrispondente somma pesata dello STI sia riportata nella tabella sotto la voce 'Lin' per ogni ricettore;
-         se la pesatura viene effettuata per voce maschile o femminile.
 
Il modulo STI di Ramsete è stato realizzato in accordo alla "precedente" versione delle IEC 60268-16, che non prevedeva le differenti pesature "male" e "female" dei valori di STI di banda, ma utilizzava i fattori di peso "standard" originali di Houtgast e Steeneken. Quello che in gergo si chiama "classic STI", e come tale viene  speso indicato nei capitolati.
Inoltre veniva definito anche un "modified STI", in cui i fattori di peso delle due bande estreme (125 Hz ed 8 kHz) sono posti a zero.
Con maggior dettaglio, i fattori di peso utilizzati sono i seguenti:

wSTIA(3) = 0         '125 Hz
wSTIA(4) = 0.074
wSTIA(5) = 0.149
wSTIA(6) = 0.198
wSTIA(7) = 0.337
wSTIA(8) = 0.241
wSTIA(9) = 0        '8 kHz

wSTIL(3) = 0.13    '125 Hz
wSTIL(4) = 0.14
wSTIL(5) = 0.11
wSTIL(6) = 0.12
wSTIL(7) = 0.19
wSTIL(8) = 0.17
wSTIL(9) = 0.14    '8 kHz

Conseguentemente, nella banda "A" viene riportato il valore complessivo di STI-modified, mentre nella banda LIN viene riportato il valore complessivo dello STI-Classic.

Lo spettro della voce utilizzato è il seguente:

' Standard Voice Spectrum, Leq=60 dB(A) at 1m
VoiceLev(3) = -2.5  ' 125
VoiceLev(4) = -0     ' 250
VoiceLev(5) = -1     ' 500
VoiceLev(6) = -5     '1000
VoiceLev(7) = -10    '2000
VoiceLev(8) = -17    '4000
VoiceLev(9) = -23    '8000

Mi pare che coincida con lo spettro "MALE" della nuova versione della norma IEC.....
Dalle prove che ho fatto con il modulo STI di Aurora, elaborando misure reali, non trovo mai differenze maggiori di 0.03 fra i vari modi di calcolare lo STI.

 

Seconda questione Visualizzando  la curva della risposta all'impulso, accade spesso che vi sia la presenza di artefatti non propriamente comprensibili. Le allego alcune immagini relative a questo problema.
Dopo svariate prove, risulta che tale problema risulta molto più evidente all'aumentare della complessità della geometria (oltre 2000 superfici, anche se risulta essere talvolta presente con poche superfici), su calcolatori dotati di processore AMD piuttosto che Intel (in questo caso è estremamente evidente!!).
Inoltre, le vorrei segnalare che con il nuovo tracciatore questo fenomeno si presenta molto più spesso che con il vecchio.
Questo fatto non risulta problematico tanto con il calcolo dei tempi di riverberazione, quanto piuttosto ad esempio con i parametri C80, D50, G,'
La domande che si pongono sono allora:
-         a cosa è dovuta questa irregolarità nel calcolo della risposta all'impulso;
-         come si può evitare, o per lo meno ridurre al massimo;
-         che margine di errore può comportare nel calcolo dei parametri.


Le risposte all'impulso a pettine sono un artefatto comune ai programmi di tipo "ray tracing", e sono causate dai cosiddetti "bliardi acustici", ovvero all'esistenza di percorsi ripetitivi dei raggio che rimbalzano avanti ed indietro fra superfici a basso coeff. di assorbimento, e che pertanto si estinguono molto piu' lentamente degli altri raggi. ciò deriva da due ordini di problemi:
1) disegno gemoetrico eccessivamente semplificato, quali una semplice stanza parallelepipeda priva di arredi, o comunque dotata di superfici piane e perfettamente parallele, mentre nella realtà fisica il parallelismo perfetto non esiste mai. Soluzione: fare sempre disegni un po' "sporchi" e non eccessivamente precisi....
2) "trappole acustiche" (scatole o altre cavità chiuse) all'interno delle quali i raggi restano intrappolati. Anche in questo caso, si risolve facendo disegni sistematicamente privi di scatole chiuse o simili strutture "cave"....
Comunque, onde mitigare il problema Ramsete è stato dotato della funzione "randomize after", normalmente impostata a 4 riflessioni. Essa serve appunto a rendere volutamente "impreciso" il calcolo della traiettoria dei raggi, dopo un ridotto numero di rimbalzi "precisi". Bisogna SEMPRE lasciare impostato il "ramdomize after", a meno che uno voglia studiare questi effetti di flutter-echo in ambienti che hanno VERAMENTE delle superfici piane e parallele....
Che tipo ddi geometria è quella che vi ssta dando questi problemi? Se mi mandate il file RAY, vi indico subito cos'è che sta causando il problema. E' utile comuinque anche avere il file ramsete.ini, cosi' vedo con quali parametri avete fatto l'elaborazione....

 

 

 Although I downloaded and overwrote all files, there is still a problem.
 When I want to assign a material to a construction element in Ramsete
 CAD, all the in the Material Manager added coefficients of new
 materials appear with the value 0.

I couldn't read all of your e-mails, so I beg your pardon if I'd write obvious things, that you've already tried before.

Generally speaking it'is not safe to use two modules at the same time:
it's safer to create all the needed materials before using them in Ramsete Cad.
Nevertheless I tried to open the material manager and ramsete cad at the same time.
I created a wall using material 1, then I added into the manager a dummy material 500 and pressed the "Update File" button.
At last I've added a second wall, assigning material 500 to it without noticing any 0 values.
It's very important to check the international settings in Windows (98 or XP), you should really make sure that you selected the point (.) as a decimal separator.
If you don't select the "." Material Manager saves the coefficients in the
ramsete.mat in a bad   format that Ramsete Cad cannot read.  You can't
verify this statement opening the ramsete.mat file with Notepad and checking the coefficients of the newly added materials.
Otherwise you could send me your Ramsete.mat file so that I can check it for you.
You should also make sure to have a single copy of Ramsete.mat file on your disk (you can use the find button in the windows file explorer).
Occasionally some empty copies of this file my appear in an unexpected way.
Feel free to contact me if the problem persists or I didn't undersand it at all.

 

 scrivo per risolvere un dubbio sul programma RAMSETE. Devo simulare il rumore prodotto da alcune macchine di una  falegnameria inserite all'interno di un vano tecnico di nuova  costruzione.
 Il vano è una struttura in acciaio di 6 X 22 X 3 mt. di altezza.  tamponata con pannelli isolanti in lana di roccia.
 Dalla ditta fornitrice mi sono fatto spedire i rapporti di prova dei  pannelli. Ora il coefficiente di assorbimento dato dal rapporto lo inserisco in  alpha S., e viene corretto automaticamente. Per il potere fonoisolante è giusto inserire i valori dati dal  rapporto in R, oppure devono essere corretti. In questo caso come devo fare a correggerli.

 

I valori di R vanno già bene. Comunque, da quello che capisco, si tratta di fare una simulazione di "una scatola dentro una seconda scatola". Tale simulazione è possibile con Ramsete, ma non è cosi' banale come si potrebbe pensare. Infatti, se uno dichiara le superfici della scatola interna semplicemente come "obstructing", i raggi sonori non escono mai dalla scatola interna, continuano a rimbalzare all'interno di essa. Occorre dunque dichiarare la scatola interna come "obstructiung" ma anche come "monopermeable"; in modo che i raggi la attraversino al loro primo impatto, e poi si riverberino entro la scatola piu' grande. A questo punto, poichè i raggi sono "fuori", le proprietà fonoassorbenti del materiale di cui è fatta la scatola interna debbono essere quelle della sua parete esterna, non quelle della parete interna affacciata verso la sorgente. Normalmente queste pareti metalliche hanno una superficie esterna molto liscia e riflettente, con bassi valori di AlphaSabine.... Sicuramente non si debbono impiegare i valori di AlphaSabine forniti dal produttore, che si riferisocno alla superficie interna altamente fonoassorbente.

 

Le scrivo in merito a un problema riscontrato nell'utilizzo del sofware Ramsete 1.8.
 
 Il programma Ramsete View consente di utilizzare Surfer per la  mappatura della distribuzione dei parametri acustici, tuttavia  scegliendo l'opzione "use surfer" ottengo sempre l'errore di run-time  429 , active-x non può creare l'oggetto.
 Questo succede indistintamente per ogni file "_a". Utilizzo la versione Surfer 8.0, mi chiedevo se ci fosse qualche file  di Surfer da copiare nella cartella di Ramsete o viceversa in modo da  permettere loro di riconoscersi.
 
 Inoltre, sempre in Ramsete View, anche senza selezionare l'opzione  "use Surfer" la mappatura dei parametri tempo di riverberazione, t20,  t30, edt, resta "monocromatica" con valore 0 per tutti i microfoni  anche se dalle tabelle di questi stessi parametri il valore è diverso  da zero. Per quanto riguarda gli altri parametri acustici il problema  non sussiste e la mappatura rispecchia i valori delle tabelle.
 
 Avrei un'ultima domanda che riguarda alfa di Ramsete e alfa di Sabine.  Se il riferimento per i materiali è l'alfa di Sabine perchè la  distinzione con l'introduzione di un alfa diverso? Che utilizzo ha  l'alfa Ram oltre a quello del software per il calcolo?

 

 

La vecchia versione Ramsete 1.8 supportava Surfer sino alla versione 7.0. Scaricate l'aggiornamento alla 1.9, e vedrete che funziona tutto!
Gli aggiornamenti si scaricano da:
http://www.ramsete.com/Public/Ramsete/Beta/
Basta dezippare i files e sovrascrivere quelli vecchi....

Per quanto riguarda invece il coeff. Di assorbimento: come è noto, Alfa Sabine è il valore che si misura secondo ISO 354 in camera riverberante, e funziona per i calcoli "statistici" basati sulla formula di Sabine. Ma è a tutti noto che non è il "vero Alfa", in quanto può superare il valore 1....
In Ramsete, invece, cosi' come in tutti gli altri programmi "ray tracing", il calcolo viene fatto a partire dal valore del "vero Alfa", in quanto ogni volta che un raggio rimbalza su una superficie, la sua intensità sonora si riduce, per effetto della moltiplicazione per un fattore (1-Alfa). Se Alfa fosse maggiore di 1, avremmo una "intensità negativa", che è un paradosso...

Quindi TUTTI i programmi Ray Tracing "convertono" in un qualche modo i valori di Alfa Sabine nei corrispondenti "Alfa Veri". però Ramsete lo fa in modo esplicito, facendo vedere all'utente i valori che userà per davvero. Ci sono casi, inoltre, in cui l'utente conosce i valori di "Alfa vero", ad es.
da misure nel tubo ad onde stazionarie, da misure con il metodo intensimetrico, o da misure con la norma EN per le superfici stradali o le barriere antirumore (metodo impulsivo). In tutti questi casi, l'utente puo'
introdurre direttamente i valori di Alfa vero, che verranno usati nel calcolo senza ulteriori conversioni (mentre in altri programmi, uno li deve prima convertire lui in Alfa Sabine, e poi il programma lo riconverte in Alfa Vero, magari portando ad usare valori diversi da quelli noti dalle misure).

 

Le riassumo il problema:
In Ramsete View Non è possibile creare le mappe dei seguenti parametri  Ldir-Lrev, EDT/s, T10, T15, T20, T30/s, utilizzando il modulo interno  risulta una mappa con tutti i punti a zero, utilizzando il  collegamento con surfer il programma si blocca (ovviamente perchè il  .dat ha tutti i valori z a zero).
Nella tabella e nel file .- invece i dati numerici sono presenti.  Chiaramente tutti gli altri parametri vengono mappati regolarmente.
 
Se può essere utile un altro tecnico, che tempo fa aveva utilizzato  Ramsete, mi ha detto che aveva avuto lo stesso problema, ma che era  riuscito a risolverlo con una complicata procedura di reinstallazione  della chiave hardware (che entrava in conflitto con xp), ma non si  ricorda più come e non ha più la possibilità di replicare la cosa.
 
Ora, sono perfettamente conscio che le mappe di riverbero non hanno  molto senso, ma l' Ldir-Lrev e l'EDT/s secondo me si. L'escamotage di trasferire le tabelle a mano in surfer non lo  considero accettabile, visto il costo del software.

 

Ho sistemato i bachi segnalati. La nuova versione "beta" del Ramsete View è scaricabile dal sito www.ramsete.com.
Grazie, saluti

Surfer 8 è supportato solo dalla release "beta" di ramsete 2.2, scaricabile dal sito www.ramsete.com.
La release "ufficiale" 2.1, invece, è tuttora ferma al solo supporto delle releases Surfer 6 e 7.
Comunque, io uso felicemente la nuova "beta" 2.2 di Ramsete da alcuni mesi (3, per l'esattezza) assieme a Surfer 8, e va tutto perfettamente.

 

 

 Innanzi tutto una domanda di ordine pratico.  Mi si è reso necessario realizzare delle simulazioni sulla distanza
 ottimale per diffusori acustici per sistemi di sicurezza su corridoi  di ospedali (Norma EN 60849, ancora STI...). Visto che Ramsete non  supporta file CLF, EASE o Ulysses, mi si è reso necessario ricreare  una sorgente corrispondente ad un diffusore Bosch LBC  3086/41 (diffusore per allarmi di sicurezza a soffitto).
 La descrizione è reperibile sul link seguente:
 http://fe0wap86.bosch.de/intershoproot/eCS/Store/all/ST_NA/lit1/LBC308641_DataSheet_itIT_E2154999307.pdf
   Non avendo dati specifici a disposizione, ho 'copiato' i dati del  diagramma polare in un file 'prn' e caricato il file con 'Load from  file' del Source manager (Interpolate from polar data).  Tutto questo SENZA immettere ulteriori dati di potenza o sensibilità.  Apparentemente i dati inseriti hanno riscontro in una simulazione con  il SPL a 1m, 1W (89,2 dB(A) anzichè 90  dB(A) come descritto dai dati tecnici).  La mia domanda è: ho seguito il procedimento corretto? Le allego il  file 'spk' risultato.
 
In seguito a questo ho realizzato delle simulazioni con maglie di  punti nei tre piani principali per verificare la corretta
distribuzione dell'energia attorno al diffusore.
Con mio sommo dispiacere, dopo aver osservato risultati piuttosto  strampalati con il tracciatore V2.2, ho riprodotto i calcoli con la  V2.1. E qui i risultati prodotti sono sensati.  Nei file il diffusore è inserito nell'origine degli assi e rivolto
verso Z negativo. L'errore più evidente si presenta nel piano XY, e si  manifesta con una mancanza di simmetria centrale nella mappatura 2D  del Leq.
Tra l'altro risulta impossibile visualizzare una mappatura 2D del Leq  a frequenze singole piuttosto che in scala A.
 
Le allego i file utilizzati durante il procedimento per ulteriori  opportune verifiche del caso.
 
 
 
 PS. Ramsete supporterà in futuro formati descrittivi standard di  sogenti acustiche (CLF o EASE bin)?

 

Ora ci guardo poi le faccio sapere.
Segnalo comunque che l'orientamento scelto per la sorgente è proprio l'unico da non usare mai, in quanto allorchè l'asse dell'altoparlante punta esattamente verso Z-negative, l'algoritmo che definisce il mapping fra coordinate polari e coordinate cartesiane ha una singolarità, ed il "rolling angle" perde significato. Capisco che questo altoparlante è progettato per "sparare in basso", ma occorre gestirlo in altro modo: o non lo si punta "esattamente" in basso (basta tiltarlo di 11 grado), oppure lo si definisce già ruotato di 90°, in modo che il suo posizionamento ad asse orizzontale dia in realtà luogo a duna emisssione dominante veerso il basso.
Dopo aver analizzato i risultati vi faccio sapere cosa è successo...

Per ilf uturo: abbiamo già aderito al consorzio CLF, ed abbiamo pertanto avuto accesso al codice sorgente per supprtare i files CLF, ma non abbiamo ancora avuto tempo di incorporarlo in ramsete.
Nell'immediato, penso che faremo un piccolo porgramma di conversione per convertire i fiels CLF in files .SPK.
Lo stesso vorremmo fare per Ease, ma qui ci si scontra con il fatto che Wolfang Ahnert non vuole che altri programmi siano in grado di leggere o scrivere i files di Ease, il cui formato non è documentato. Occorre quindi fare del "reverse engineering" per gestire tali files, e non sarà facile...



 Mi si è reso necessario realizzare delle simulazioni sulla distanza  ottimale per diffusori acustici per sistemi di sicurezza su corridoi  di ospedali (Norma EN 60849, ancora STI...). Visto che Ramsete non  supporta file CLF, EASE o Ulysses, mi si è reso necessario ricreare  una sorgente corrispondente ad un diffusore Bosch LBC  3086/41 (diffusore per allarmi di sicurezza a soffitto).
 La descrizione è reperibile sul link seguente:
 http://fe0wap86.bosch.de/intershoproot/eCS/Store/all/ST_NA/lit
 1/LBC308641_DataSheet_itIT_E2154999307.pdf
 Non avendo dati specifici a disposizione, ho 'copiato' i dati del  diagramma polare in un file 'prn' e caricato il file con 'Load from  file' del Source manager (Interpolate from polar data).
 Tutto questo SENZA immettere ulteriori dati di potenza o sensibilità.
 Apparentemente i dati inseriti hanno riscontro in una simulazione con  il SPL a 1m, 1W (89,2 dB(A) anzichè 90
 dB(A) come descritto dai dati tecnici).
 La mia domanda è: ho seguito il procedimento corretto? Le allego il  file 'spk' risultato.
 
 In seguito a questo ho realizzato delle simulazioni con maglie di  punti nei tre piani principali per verificare la corretta
 distribuzione dell'energia attorno al diffusore.
 Con mio sommo dispiacere, dopo aver osservato risultati piuttosto  strampalati con il tracciatore V2.2, ho riprodotto i calcoli con la  V2.1. E qui i risultati prodotti sono sensati.  Nei file il diffusore è inserito nell'origine degli assi e rivolto
 verso Z negativo. L'errore più evidente si presenta nel piano XY, e si  manifesta con una mancanza di simmetria centrale nella mappatura 2D  del Leq.  Tra l'altro risulta impossibile visualizzare una mappatura 2D del Leq  a frequenze singole piuttosto che in scala A.


Comunque vedo che è un altoparlante perfettamente assialsimmetrico, quindi il programma non compie alcuna "interpolazione" nel generare il balloon a partire dalle curve di direttività.
E quindi, anche il "roll angle" è ininfluente sul risultato, quindi mi aspetterei che la simulazione funzioni senza problemi, anche puntandolo esattamente verso il basso (cosa comunque sempre rischiosa per problemi di instabilità numerica). Non so se domani riesco a far girare le simulazioni, forse sarà il mio collega Galaverna a farlo, e vediamo cosa viene fuori, sia con la versione vecchia di ramsete (2.1) sia con la nuova (2.2).
Per quanto riguarda il livello sonoro in asse, vedo che, ad esempio ad 1 kHz, la direttività è pari a Q=3.394. Il valore del livello di potenza è pari a 94.69 dB.
Quindi il livello di pressione ad 1m, sarà:
Lp=94.69+10*log(3.394/4/pi/1^2)=89.00 dB Mentre sul Data-Sheet è indicato un valore di 90.0 dB. Quindi il valore di Lw indicato nell'Header del file SPK è sottostimato di 1.00 dB, occorre riaprire il file con Source manager, editare l'header cambiando i valori di Lw, in modo che l'emissione dell'altoparlante sia quella corretta.
 

 

 

 Devo valutare l'abbatimento sonoro provocato da uno schermo composto da un pannello di 5 cm di materiale fonoisolante alto 3 metri  posizionato nei pressi di una sorgente sonora ( i valori di  fonoisolamento del pannello sono
 certificati) Ho provato a simularlo tramite ramsete, ottenendo i risultati che  riporto in allegato ante e post schermo.
 L'abbatimento( prendendo come riferimento il ricettore N 5) risulta  di circa 15 dB(A), ma se faccio un calcolo utilizzando le formule di  makeawa mi viene un abbattimento molto più basso.
 
 I parametri mi sembrano esatti. Quali valori sono più attendibili?

La barriera è stata erroneamente dotata anche del flag "monopermeable".
Cosi' facendo, i raggi "passano attraverso" la barriera, anzichè venire diffratti dai suoi bordi liberi... Quindi subiscono una attenuazione dovuta solo al potere fonoisolante della barriera (che peraltro è stato assegnato erroneamente solo alle bande di frequenza centrali, mentre ovviamente Ramsete necessita del valore "corretto" a tutte le frequenze - soprattutto considerando il fatto che invece le sorgenti sonore utilizzate hanno potenza emessa a tutte le frequenze!).
In sostanza, basta togliere il flag "monopermeable" (che va usato solo per cabine chiuse, non per barriere dotate di bordi liberi) e completare a tutte le frequenze i valori del potere fonoisolante e del coeff. di assorbimento del materiale usato per la barriera (ovviamente, non puo' avere assorbimento nullo!).
Consiglio inoltre di ridurre il valore del parametro HitLevel, un valore di

8 produce un enorme numero di salvataggi nel file "chiocciola", contenente le traiettorie dei raggi. Se Randomize After è a 4 riflessioni, che senso ha memorizzare il tragitto di riflessioni di ordine superiore al quarto, visto che le stesse sono state randomizzate, e quindi non sono rappresentative della traiettoria reale? Questo comunque ha il solo effetto di rallentare il calcolo, ma è indifferente sul risultato...

 

History è sempre stato OFF, occorre attivarlo ora anche in Ramsete 2.2 e mettere il valore a -1?
No, History off va benissimo (equivale a metterlo a -1) , vuol dire che segue le piramidi per tutta la loro storia, e questo è OK nella maggior parte dei casi...

Diffusion in Ramsete 2.2 non è abilitato, ma leggendo il manuale di Ramsete 2.5 pare di capire che vada sempre abilitato. Occorre farlo anche in Ramsete 2.2 ?
Diffusion rende meno problematica la simulazione di ambienti semplici e regolari (tipo scatolone rettangolare), ma non cambia sostanzialmente i risultati in caso di geometrie complesse, piene di ingombri dalle forme strane... Questa funzione era già presente sin dal vecchio Ramsete 2.0, quindi non c'è alcuna differenza nell'ultima release...

Con molti microfoni e ambienti complessi si seleziona Save Hits a 1. È possibile avere più informazioni portandolo a 2 in Ramsete 2.2.
Saved hits serve per vedere le traiettorie dei raggi riflessi, se no non serve a niente. Non cambia i risultati del calcolo in alcun modo, abilita semplicemente la visualizzazione delle traiettorie dei raggi sino all'ordine di riflessione specificato...

Se Ramsete 2.5 avesse il Tool che consentisse di generare in automatico 1-2-3-4 assi con un numero di microfoni a scelta tra le sequenze della norma e fosse in grado inoltre di calcolare automaticamente il DL2(5m) DL2(20m) e DL2(oltre 20m), senza costringerci a farlo in post processing con Excel, sarebbe veramente utile. Infatti ormai è sempre necessaria l'analisi d'impatto ambientale predittiva per nuovi ambienti secondo EN ISO 11690-3 e EN ISO 14257 da inserire negli organi di controllo.
E' una feature del tutto nuova, penso si possa aggiungere senza troppa difficoltà. Occorrerà un nuovo tool in Ramsete CAD (o una nuova combinazione tasto+mouse, simile a quella che già adesso disegna automaticamente una griglia di recettori).

Quando una sorgente è posta dietro una o più superfici dichiarate obstructing, l'energia sonora che esce dalle superfici di tamponamento si comporta come se fosse irradiata da una sorgente di area?
No, continua ad essere originata dalla sorgente puntiforme originale, con relativa divergenza geometrica, ecc. il raggio "attraversante" viene attenuato del potere fonoisolante del pannello, gli eventuali raggi diffratti dai bordi liberi sono attenuati sulla base della formula di Kurze-Anderson...